Oggi, primo maggio, il Cdm sul decreto lavoro, resta tensione ma Meloni divide i sindacati e apre varco su cuneo

Oggi, primo maggio, il Cdm sul decreto lavoro, resta la tensione ma Meloni divide i sindacati e apre un varco sul cuneo

Oggi, primo maggio, il Cdm sul decreto lavoro, resta la tensione ma Meloni divide i sindacati e apre un varco sul cuneo   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


01 maggio 2023, ore 09:00

Cgil-Uil duri sul dl lavoro che sarà in cdm, oggi, primo maggio, la Cisl sospende il giudizio sulle misure per il lavoro

A poche ore dal Consiglio dei ministri convocato per oggi, lunedì primo maggio, alle 11 a Palazzo Chigi, in serata, Giorgia Meloni ha voluto incontrare le parti sociali per fare il punto della situazione. La premier è riuscita a sparigliare le carte e a incassare una prima apertura alle misure previste sul cuneo da parte di Cgil, Cisl e Uil. Anche se non c’è stata unanimità di pensiero tra i rappresentanti dei lavoratori. Dopo un primo momento di forte contrapposizione, il capo del Governo ha cambiato i toni e durante l'incontro ha cercato un confronto più soft e dialogante con i suoi interlocutori . Giorgia Meloni aveva dichiarato che "Non è una mancanza di rispetto un Cdm il primo maggio per tagliare il costo del lavoro. È un segnale e mi sarei aspettata un 'bravi'. Era un modo per dire 'ci siamo e ci siamo tutti', una mano tesa, un tentativo di dialogare e di lavorare insieme, perché sul taglio del cuneo fiscale credo che siamo d'accordo", ha dichiarato. Ma non tutti i sindacati hanno apprezzato le sue parole


La posizione dei sindacati

Il primo ad aprire all’Esecutivo è stato Luigi Sbarra, segretario generale della CISL, che ha sospeso il giudizio e Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della UIL che non parla più di bocciatura totale delle misure. Resta la chiusura totale di Maurizio Landini, segretario geneale della CGIL per il quale ci sono ancora tutte le ragioni per una mobilitazione contro il pacchetto complessivo dell'Esecutivo. Sindacati divisi anche sulla questione del Consiglio dei ministri di oggi, primo maggio. Landini e Bombardieri hanno criticano la decisione del governo di convocare il Consiglio il giorno della festa dei lavoratori sospettando che dietro la mossa ci sia l'obiettivo di voler oscurare i tradizionali comizi sindacali. Mentre Luigi Sbarra apre più nettamente al dialogo auspicato da Palazzo Chigi: "Considero veramente importante, utile questo incontro di stasera, se veramente riuscirà a determinare un nuovo cammino di dialogo sociale, di confronto e di condivisione", dice il leader della Cisl lasciando Palazzo Chigi. Tema che vede i sindacati confederali sempre uniti e critici, è il metodo adottato dal governo con la convocazione a Palazzo Chigi all'ultimo momento e la mancanza di un testo definitivo delle misure di cui si sta parlando.


La maggioranza soddisfatta

In vista del Consiglio dei ministri di oggi, lunedì primo maggio, in ambienti di governo si parla di soddisfazione dei passi avanti fatti dalla premier Giorgia Meloni nell'argomentare le ragioni dell'Esecutivo e l'importanza delle misure messe in campo. Con toni pacati e di apertura al confronto. La cosa non è passata inosservata soprattutto a Sbarra che sulle convocazioni fa una sua provocazione: "Se fate cose buone per le persone convocateci anche a Natale, a Pasqua e a Ferragosto", sottolinea.


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