Oggi si celebra la Giornata dedicata alla vittime del covid, il messaggio del Presidente della Repubblica

Oggi si celebra la Giornata dedicata alla vittime del covid, il messaggio del Presidente della Repubblica

Oggi si celebra la Giornata dedicata alla vittime del covid, il messaggio del Presidente della Repubblica


18 marzo 2022, ore 12:33

La ricorrenza è stata istituita dal Parlamento nel giorno in cui i camion militari portarono via da Bergamo i corpi delle tante persone uccise dal covid. "Alla memoria delle vittime ci inchiniamo. Nel dolore dei loro familiari si riconosce l'intera comunita' nazionale", dice il capo dello Stato

Oggi è la Giornata nazionale dedicata alla vittime del coronavirus, istituita da Parlamento nel giorno in cui i mezzi dell'esercito portarono via da Bergamo i corpi delle tante persone uccise dal covid. Quella immagine dei camion allineati con i feretri fece il giro del mondo e  divenne il simbolo di uno dei momenti più difficili per il Paese. In occasione della ricorrenza, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha diffuso un messaggio. Questo il testo. 

La data del 18 marzo 2020 rimane incisa nella memoria degli italiani.

Una immagine, quella dei mezzi militari che a Bergamo trasportavano le vittime falcidiate da un virus allora ancora sconosciuto, che racchiudeva il dramma dell’intera pandemia.

Alla memoria delle vittime ci inchiniamo. Nel dolore dei loro familiari si riconosce l’intera comunità nazionale.

Lo smarrimento dinanzi a una minaccia così insidiosa ha lasciato in breve tempo spazio a una reazione tenace, fatta di coraggiose scelte collettive e di avveduti comportamenti individuali, che ci ha consentito di affrontare una sfida senza precedenti nella storia recente dell’umanità.

La Repubblica è fortemente impegnata a garantire i ritmi di una rinnovata vita della nostra comunità, senza dimenticare la lezione di quanto è avvenuto.

In questa giornata simbolica che il Parlamento ha scelto di istituire abbiamo l’occasione per ricordare i tanti che non ci sono più e, insieme, l’apporto di quanti hanno contribuito alla salvaguardia della salute collettiva, al funzionamento dei servizi essenziali.

Scienziati e ricercatori, medici, infermieri, personale sanitario, pubblici amministratori, donne e uomini della Protezione civile, militari e forze dell’ordine, volontari, hanno costituito un caposaldo su cui abbiamo potuto contare. A tutti loro va la nostra gratitudine.

Lo spirito di sacrificio, la consapevolezza di sentirsi responsabili gli uni degli altri, che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini ha dimostrato di possedere, costituiscono un patrimonio prezioso per le sfide che il Paese si trova ad affrontare, da non disperdere»


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