Olimpiadi di Tokyo, i cinque cerchi intrecciati tornano a illuminare la baia della Capitale giapponese

Olimpiadi di Tokyo, i cinque cerchi intrecciati tornano a illuminare la baia della Capitale giapponese

Olimpiadi di Tokyo, i cinque cerchi intrecciati tornano a illuminare la baia della Capitale giapponese


01 dicembre 2020, ore 11:18 , agg. alle 15:17

Cinque mesi fa erano stati rimossi, per lavori di manutenzione, in seguito allo stop imposto dalla pandemia da Covid-19 e al rinvio dei Giochi al 2021

La luce delle Olimpiadi brilla di nuovo su Tokyo

Dopo cinque mesi di assenza, i cerchi olimpici tornano a illuminare lo specchio di mare dinanzi alla Capitale giapponese, la struttura è stata nuovamente installata nelle scorse ore dopo essere stata rimossa lo scorso agosto


I Giochi Olimpici al via il 23 luglio del 2021

I cinque cerchi erano stati messi in manutenzione perché le Olimpiadi erano state rinviate a causa della pandemia da Covid-19; secondo il calendario originale si sarebbero dovute tenere dal 24 luglio all’8 agosto 2020; ma è stato impossibile onorare tale scadenza a causa della diffusione del coronavirus. Così il 30 marzo 2020 il Comitato Olimpico Internazionale e il comitato organizzatore hanno annunciato di aver raggiunto un'intesa sulle nuove date, riprogrammando i Giochi dal 23 luglio all’8 agosto del 2021

Il simbolo olimpico sarà illuminato ogni sera fino ad agosto

I cinque anelli intrecciati saranno visibili fino alla fine di agosto, in coincidenza quindi con la durata dell'evento sportivo; lo ha annunciato il governo metropolitano di Tokyo, la loro luce sarà diffusa ogni sera sulla baia della Capitale giapponese. Imponenti le dimensioni della struttura: alta 15 metri e lunga 33 per un peso di 69 tonnellate, l'opera era stata istallata la prima volta nel mese di gennaio e inizialmente gli organizzatori prevedevano la realizzazione di altre strutture in diversi luoghi di Tokyo, tra cui il monte Takao a ovest della Capitale e nel parco centrale di Yoyogi. Progetti cancellati a causa dell'emergenza sanitaria.

Il governo giapponese e il CIO confermano che le Olimpiadi si faranno

In un nuovo incontro che si è svolto due settimane fa, il premier giapponese Yoshihide Suga e il numero uno del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, hanno confermato che i Giochi, nonostante il perdurare della pandemia da Covid, si faranno: “Siamo assolutamente allineati nella determinazione e fiducia a far diventare i Giochi olimpici e paralimpici una storia di successo qui a Tokyo la prossima estate“, ha spiegato Bach al termine del colloquio, e ha anche detto che gli atleti non saranno obbligati a vaccinarsi contro il coronavirus; tra l’altro era la prima volta che il presidente del CIO si recava nella Capitale giapponese, dopo l’annuncio della necessità di posticipare le Olimpiadi, a fine marzo scorso, in piena emergenza sanitaria mondiale

In arrivo un vademecum di regole per atleti e turisti

Il premier giapponese Suga ha sottolineato la volontà di ospitare le Olimpiadi in totale sicurezza, spiegando che questa potrà essere “la prova tangibile che l’umanità è riuscita a sconfiggere il virus”. Tra le misure attualmente allo studio del governo di Tokyo c’è la possibilità di escludere dall’obbligo quarantena i turisti stranieri in arrivo in Giappone se provenienti da Nazioni considerate sicure. Una regola questa che potrebbe valere anche per gli atleti e i loro staff, a cui potrebbe essere consentito anche il libero ingresso nel Paese del Sol Levante, per le sessioni di allenamenti, prima del via alle Olimpiadi. Per avere però una certezza in tal senso bisognerà attendere la prossima primavera. A Tokyo 2020 (il nome è rimasto lo stesso, nonostante il differimento), arriveranno gli atleti di 207 Paesi.


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