Oltraggio al Congresso, Steve Bannon è colpevole, lo ha deciso la giuria, è il primo fedelissimo di Trump a cadere

Oltraggio al Congresso, Steve Bannon è colpevole, lo ha deciso la giuria, è il primo fedelissimo di Trump a cadere

Oltraggio al Congresso, Steve Bannon è colpevole, lo ha deciso la giuria, è il primo fedelissimo di Trump a cadere


22 luglio 2022, ore 23:10

Steve Bannon colpevole di oltraggio al Congresso americano, è il primo a cadere fra i fedelissimi di Trump

Stephen Bannon è stato dichiarato colpevole di oltraggio al Congresso per essersi rifiutato di testimoniare davanti alla commissione d'inchiesta sull'assalto del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill. È questo il verdetto raggiunto dalla giuria al termine di tre ore di camera di consiglio e che cade come un macigno sull’ex presidente Donald Trump e le sue ambizioni presidenziali in vista delle elezioni del 2024. L'ex stratega del magnate è il primo tra i fedelissimi di Trump a cadere e adesso rischia a un minimo di 30 giorni di carcere ad un massimo di due anni. Rischia anche di dover pagare migliaia di dollari di multe. La sentenza è attesa per il 21 ottobre.


Il commento di Bannon

Stephen Bannon era presente in aula alla lettura del verdetto, e all’uscita dal tribunale, sorridente, ha detto che “Abbiamo perso una battaglia, ma vinceremo la guerra”, aggiungendo che “Io sto con Trump e con la costituzione”. Questo verdetto è comunque un duro colpo per l’ex stratega di Trump. Anche se tra i due ci sono state tensioni, i rapporti sono sempre buoni. Proprio il 5 gennaio, il giorno prima dell'assalto al Congresso, Bannon e Trump si erano sentiti telefonicamente diverse volte. Indiscrezioni, davano l'ex stratega alloggiato al Willard Hotel di Washington nei giorni precedenti all'insurrezione in qualità di componente del “command center “dei fedelissimi di Trump, al lavoro giorno e notte per negare a Joe Biden la presidenza. Bannon ha sempre negato ogni responsabilità per l'attacco del 6 gennaio, pur vantandosi di essere “l'architetto ideologico” degli sforzi per ribaltare il risultato delle elezioni del 2020.


Le parole del procuratore

“Questo non è un caso complesso ma è importante”, ha detto l'assistente procuratore Molly Gaston nella sua arringa finale, sottolineando che Bannon “ha scelto la fedeltà a Trump invece che il rispetto della legge”. I legali di Bannon hanno respinto l'accusa e spiegato che il loro assistito non ha ignorato alcun mandato, sostenendo che la richiesta di testimoniare era illegittima e motivata politicamente. Ma la partita non è ancora chiusa.


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