Operazione contro i furbetti del Reddito di cittadinanza, oltre 5000 denunciati in 5 regioni del Sud, danno da 20 milioni di euro

Operazione contro i furbetti del Reddito di cittadinanza, oltre 5000 denunciati in 5 regioni del Sud, danno da 20 milioni di euro

Operazione contro i furbetti del Reddito di cittadinanza, oltre 5000 denunciati in 5 regioni del Sud, danno da 20 milioni di euro


03 novembre 2021, ore 09:36 , agg. alle 10:40

Solo in provincia di Napoli sono oltre 2400 le persone che avrebbero percepito illecitamente il reddito di cittadinanza per un danno complessivo all'erario di oltre 5 milioni di euro. Tra le persone denunciate anche camorristi, truffatori, delinquenti comuni, lavoratori in nero e insospettabili

 Nel lungo elenco c’è un po’ di tutto: camorristi e loro parenti, parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori e lavoratori in nero. Li hanno scoperti i carabinieri del Comando provinciale e del nucleo ispettorato lavoro di Napoli, in città e in provincia, con la collaborazione dell'Inps. Sono state identificate 2441 persone che avrebbero intascato il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Il danno per l’erario ammonterebbe a circa 5 milioni di euro . Le persone denunciate sono 716, 422 con precedenti penali , 64 per associazione mafiosa. Solo la punta dell’iceberg l’illegalità accertata dai militari dell’Arma a Napoli , visto che i controlli a tappeto hanno interessato non solo la Campania ma anche la Puglia, la Basilicata, l’Abruzzo e il Molise. Tra il primo maggio e il 17 ottobre, sono 4.839 le irregolarità riscontrate, il 12% dei 38.450 nuclei familiari controllati per un campione di 87.198 persone. Ben 1.338 percettori indebiti del reddito avevano precedenti penali, 90 di loro per gravi reati di tipo associativo. Quasi 20 milioni di euro l'ammontare della cifra complessiva indebitamente percepita. Solo in Basilicata sono state denunciate 399 persone, corrispondenti al 6,5% delle persone sottoposte a verifica.

Tra i percettori del Rdc anche camorristi

Tra i furbetti napoletani del reddito di cittadinanza figura la moglie di un boss della camorra , Fausto Frizziero, , ritenuto al vertice dell’omonimo clan egemone tra i quartieri di Chiaia e Posillipo. Ma ci sono anche affiliati ai clan Amato-Pagano, Cifrone, Balzano, Grimaldi/Vanella Grassi, Nuvoletta, Polverino e De Rosa-Pianese, attivi in città e provincia. La casistica portata alla luce dai carabinieri farebbe anche sorridere se non fossero vere e proprie truffe ai danni dello Stato. Così, tra le persone finite nell’indagine, c’è anche un uomo di 46 anni che si sarebbe finto bulgaro, presentando all’ufficio postale di Castellammare di Stabia un documento falso e modificando il proprio accento per rendere tutto più credibile con l’impiegato . A Cardito, un 41enne ha percepito illecitamente il beneficio statale dal 7 aprile del 2020. Peccato che fosse agli arresti domiciliari e avesse scordato di segnalarlo. Tra i delinquenti comuni figurano truffatori di anziani, scippatori, pusher e contrabbandieri di sigarette.

Non solo criminali

Sono molte le persone insospettabili finite nella rete dei Carabinieri. Ad Avellino, un 70enne , convivente di un funzionario comunale, otteneva i soldi dallo Stato nonostante risultasse intestatario di una Ferrari e di diversi terreni e proprietà immobiliari. A Isernia una donna, titolare di una società di autonoleggio e proprietaria di 27 autoveicoli, con false attestazioni relative alla residenza, al reddito percepito e all'attività lavorativa, ha indebitamente ottenuto il reddito di cittadinanza. A Taranto, un 71enne disoccupato, quindi in teoria legittimato a chiedere la sovvenzione, risultava però proprietario, insieme alla moglie e al figlio conviventi, di ben 17 autovetture e di una motocicletta. Casi simili sono stati riscontrati un po’ in tutte le regioni coinvolte nel blitz.


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