Oscar 2024: Anatomia di una caduta di Justine Triet candidato come miglior film

Oscar 2024: Anatomia di una caduta di Justine Triet candidato come miglior film

Oscar 2024: Anatomia di una caduta di Justine Triet candidato come miglior film


26 gennaio 2024, ore 17:31

La pellicola si è aggiudicata già la palma d’oro al Festival del cinema di Cannes e ora punta al premio più ambito

Ora che le nomination agli Oscar sono state rese note, inizia il conto alla rovescia per la serata di premiazione, che sarà di scena il prossimo 10 marzo in quel di Los Angeles. Nel frattempo, cinefili e addetti ai lavori si riversano sui siti specializzati per scommettere sui possibili vincitori, pronosticando i nomi di coloro che potrebbero portare a casa l’ambita statuetta. Proponiamo una rassegna di articoli per approfondire tutti e dieci i film che hanno ricevuto la candidatura per la categoria più importante, ossia quella del miglior film. Si comincia con Anatomia di una caduta, la pellicola francese che si è già aggiudicata la palma d’oro al Festival di Cannes, che continua a fare incetta di premi e soprattutto che si presenta agli Oscar con ben cinque nomination.

LA TRAMA DEL FILM

Il film si apre con la scrittrice tedesca Sandra Voyter mentre sta rilasciando un'intervista nello chalet sulle montagne vicine a Grenoble dove vive insieme al marito Samuel Maleski e al loro figlio non vedente Daniel. La conversazione tra lei e la giovane giornalista viene interrotta dalla musica a tutto volume suonata da Samuel al piano di sopra. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che qualche ora dopo Samuel viene trovato morto sul selciato innevato davanti allo chalet. Si è gettato per sua volontà o è stato ucciso? Sarà questo il dilemma da risolvere attraverso un'indagine minuziosa e un processo complicato e seguitissimo dai media. Ad assistere Sandra, principale indagata, è l'avvocato Vincent Renzi, suo amico di lunga data, e ciò che emergerà dalle indagini, prima ancora che un verdetto, è il problematico rapporto coniugale tra Sandra e il marito defunto, che ha trovato il punto di rottura nell'incidente all'origine della cecità del figlio Daniel.

LA RECENSIONE

Anatomia di una caduta, una pellicola dove le cadute sono tante: la caduta di uomo da una balconata, la caduta di una relazione e la caduta psicologica di una donna. Il tutto cucito benissimo da Justine Triet che sceglie volutamente la strada della frammentarietà narrativa per darci maggiore complessità e profondità. Incredibile come tutto nella pellicola sia orchestrato con l’intento di manipolare lo spettatore, ponendo dubbi e interrogativi costanti sulla moralità della protagonista. Non è facile prendere una posizione netta su ciò che vediamo sullo schermo, ma soprattutto non è facile essere d’accordo con nessuno dei tanti personaggi messi al centro della vicenda. Questo anche grazie alla bravura del cast dove giganteggia su tutti Sandra Huller. È perfetta, così glaciale e così costantemente in bilico nell’incarnare sia la vittima che la carnefice, con uno sguardo distaccato e sfocato come i contorni della sua personalità.

Anatomia di una caduta è innanzitutto un legal drama, un film che rispetta in tutto e per tutto gli stilemi tipici del genere cinematografico che ruota attorno a un procedimento giudiziario o un contenzioso legale. Ma non si limita ad essere solo quello. Sullo sfondo ci sono le relazioni umane, i conflitti emotivi che si celano dietro ad un matrimonio e dietro ad un rapporto genitoriale. Ma soprattutto c’è la volontà di spingere i personaggi al limite, ponendoli sempre di fronte a situazioni estreme, indagando il loro comportamento e le loro scelte.

Il film di Justine Triet si è portato a casa ben 5 nomination agli Oscar 2024. In molti si saranno chiesti come mai però non è stato preso in considerazione per la categoria del miglior film straniero. Per l’Academy è stato proprio impossibile candidare la pellicola in quanto la Francia ne ha sottoposto un altro, La Passion de Dodin Bouffant, che non è nemmeno entrato nella shortlist per la categoria.


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