Pagare con un microchip sotto pelle, è già realtà, l’idea di un chirurgo plastico svizzero sta spopolando

Pagare con un microchip sotto pelle, è già realtà, l’idea di un chirurgo plastico svizzero sta spopolando

Pagare con un microchip sotto pelle, è già realtà, l’idea di un chirurgo plastico svizzero sta spopolando   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


17 novembre 2022, ore 16:00

Dire addio a contanti, carte di credito o smartphone, per pagare basta un microchip sottopelle, l’idea di un chirurgo plastico elvetico sta avendo un grande successo tra gli imprenditori amanti della tecnologia

La fantascienza è realtà. Almeno in Svizzera: pagare il conto con un microchip impiantato sotto pelle, una sorta di “palmare umano” sta diventando un’abitudine, almeno tra i giovani rampanti imprenditori amanti della tecnologia. Ma anche negli Stati Uniti, dove un’azienda mette in vendita questi chip da impiantare sotto il palmo della mano per sbloccare l’auto. Per quanto riguarda l’idea Svizzera, si tratta di un meccanismo che funziona come una carta di credito e che permette di pagare qualsiasi cosa. L’idea è venuta ad un chirurgo plastico di Zurigo, Christian Köhler, che lo ha brevettato e prodotto con un’azienda di Zugo. Il costo: 800 franchi svizzeri, circa 814 euro al cambio attuale, e permette di pagare dal ristorante ai negozi, agli hotel. Ma non solo. In futuro potrebbe anche permettere l’apertura delle porte di casa. Pare che i giovani imprenditori della Confederazione elvetica siano rimasti totalmente affascinati da questo “accessorio” che è andato presto a ruba. Questi microchip vengono impiantati nel palmo della mano con una siringa e sono totalmente invisibili all’esterno. Non creano problemi di movimento e non causano effetti collaterali.


Pro e contro

Grande come un chicco di riso, questa “carta di credito” in versione microchip da umanoidi ha conquistato il gotha degli imprenditori elvetici amanti della tecnologia, che si dicono entusiasti del loro nuovo giocattolo. Tra gli scettici c'è chi ha scatenato una marea di critiche e di indignazione. C’è chi parla di gente malata, chi di gente disumana. Non manca chi, invece, fa presente che c’è anche il rischio di infezione in caso di rottura. Critiche a parte, questo potrebbe essere il regalo tecnologico dell’anno a Natale in Svizzera.


L’auto

Non solo la carta di credito sottopelle, ma negli Stati Uniti si può aprire l’auto con un microchip impiantato nel palmo di una mano. Fino a ieri poteva essere fantascienza, ma è realtà grazie ad una azienda che produce chip ricoperti di membrane biocompatibili che lo ha sperimentato su 100 proprietari di auto elettriche. E la prima cavia, non contento di avere sottopelle la chiave per aprire la sua vettura, si è fatto impiantare anche un altro microchip, quest’ultimo conservare i dati sensibili e del proprio portafoglio in criptovalute. I chip sottopelle utilizzati da questa azienda americana sono gli stessi che in Italia vengono usati per i cani. Funzionano grazie ad una radiofrequenza che dialoga con un lettore con cui scambia informazioni.


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