Papa Francesco cambia il suo funerale e ricorda Benedetto XVI: "Era come un padre"

Papa Francesco cambia il suo funerale e ricorda Benedetto XVI: "Era come un padre"

Papa Francesco cambia il suo funerale e ricorda Benedetto XVI: "Era come un padre"   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


02 aprile 2024, ore 19:00

È il contenuto del libro - intervista "El Sucesor". Niente catafalco per Bergoglio, ma una bara come tutti. Poi il ricordo affettuoso del predecessore e la stoccata a padre Georg

Il corpo esposto nella bara e non su un catafalco "con dignità ma come ogni cristiano". Una sola veglia e nessuna cerimonia per la chiusura della bara. La sepoltura nella chiesa di Santa Maria Maggiore, che gli è cara da sempre, da quando andava a pregare come semplice cittadino. Sono queste le disposizioni che Papa Francesco ha dato per la sua morte, come racconta al giornalista spagnolo Javier Martinez Brocal nel libro - intervista El sucesor, che uscirà domani in lingua spagnola. Bergoglio alleggerisce dunque il rito funebre per i Pontefici, e le prime esequie a seguire le nuove regole saranno proprio le sue. "Il rituale attuale era troppo sovraccarico" spiega. 

BENEDETTO XVI, "UN GRANDE"

Bergoglio ricorda poi un altro funerale, quello di Benedetto XVI. "Un grande” dice "un progressista" che "non era attaccato al potere", la cui rinuncia fu un segno di onestà. Ratzinger - spiega - non era sempre d’accordo con le sue decisioni ma le ha sempre rispettate. "Per me era come un padre" confida Francesco, spiegando che in qualche occasione il suo predecessore l'ha anche difeso. Come nel caso delle sue parole sulle unioni civili per gli omossessuali. "Alcuni cardinali andarono dal Papa emerito per protestare, mi volevano processare, lui mi ha difeso". Poi il racconto dell'incontro tra i due a Castel Gandolfo, quando Papa Francesco, all'inizio del suo pontificato, e Benedetto XVI, parlarono degli abusi nella Chiesa. "Cambiai alcune delle persone come lui mi aveva suggerito" spiega Bergoglio.

LA STOCCATA A MONS. GAENSWEIN

Infine la nota amara, arrivata proprio nel giorno delle esequie per Ratzinger. Il suo segretario, mons. Georg Gaenswein, scelse di pubblicare in quella data il suo libro Nient'altro che la verità. "Mi ha provocato un grande dolore che il giorno del funerale sia stato pubblicato un libro che mi ha messo sottosopra, raccontando cose che non sono vere, è molto triste. Naturalmente non mi colpisce, nel senso che non mi condiziona. Ma mi ha fatto male che Benedetto sia stato usato" ha detto Bergoglio, aggiungendo: "l'ho vissuto come una mancanza di nobiltà e di umanità".


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