Papa Francesco: “Il sesso è un dono di Dio minato dalla pornografia"

Papa Francesco: “Il sesso è un dono di Dio minato dalla pornografia"

Papa Francesco: “Il sesso è un dono di Dio minato dalla pornografia"   Photo Credit: agenziafotogramma.it


17 gennaio 2024, ore 13:15

Nel corso dell’udienza del mercoledì, Papa Francesco ha proseguito la catechesi su vizi e virtù concentrandosi su lussuria e castità: “Attenzione alle relazioni tossiche"

Sesso, lussuria e castità al centro dell’udienza generale di Papa Francesco. “Attenzione alle relazioni tossiche”, mette in guardia il Pontefice dall’Aula Paolo VI, dove è entrato camminando aiutandosi con un bastone, accolto da un applauso. "Nel cristianesimo non c'è una condanna dell'istinto sessuale", ha ricordato Bergoglio.

PAPA FRANCESCO: “PIACERE SESSUALE È DONO DI DIO”

"Il piacere sessuale, che è un dono di Dio, è minato dalla pornografia: soddisfacimento senza relazione che può generare forme di dipendenza". Prosegue la catechesi di Papa Francesco sui vizi e le virtù, dedicata questo mercoledì alla lussuria, contro cui “bisogna vincere una battaglia, contro la ‘cosificazione’ dell’altro. Può essere un’impresa che dura tutta la vita”. E aggiunge: “La lussuria giudica una noia ogni corteggiamento, non cerca quella sintesi tra ragione, pulsione e sentimento che ci aiuterebbe a condurre l'esistenza con saggezza. Il lussurioso cerca solo scorciatoie: non capisce che la strada dell'amore va percorsa con lentezza, e questa pazienza, lungi dall'essere sinonimo di noia, permette di rendere felici i nostri rapporti amorosi”.


CASTITÀ VIRTÙ DA NON CONFONDERE CON ASTINENZA SESSUALE

Amore come rispetto dell’altro tra i concetti cardine espressi questa mattina dal Pontefice. “La castità è una virtù che non va confusa con l’astinenza sessuale”, ha detto durante l’Udienza Generale: “È la volontà di non possedere mai l’altro. Amare è rispettare l’altro, ricercare la sua felicità, coltivare empatia per i suoi sentimenti, disporsi nella conoscenza di un corpo, di una psicologia e di un’anima che non sono i nostri, e che devono essere contemplati per la bellezza di cui sono portatori”. In chiusura il Papa non dimentica lo scenario geopolitico: “Non dimentichiamo i Paesi che sono in guerra, non dimentichiamo l’Ucraina, la Palestina, Israele, non dimentichiamo gli abitanti della Striscia di Gaza che soffrono tanto”, ha chiosato.


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