Papa Francesco in udienza, no a suicidio assistito: "non c'è diritto a morire", sì ad alleviare sofferenze

Papa Francesco in udienza, no a suicidio assistito: "non c'è diritto a morire", sì ad alleviare sofferenze

Papa Francesco in udienza, no a suicidio assistito: "non c'è diritto a morire", sì ad alleviare sofferenze


09 febbraio 2022, ore 10:40 , agg. alle 13:42

Lunga riflessione sulla morte di Papa Francesco durante l'udienza generale: "Dobbiamo accompagnare la morte, non provocarla o aiutare qualsiasi forma di suicidio", ha detto; no anche all'accanimento terapeutico, e ad accelerare la morte degli anziani, e sull' Ucraina, la guerra è pazzia

No all'eutanasia, si ad alleviare la sofferenza della morte

Papa Francesco ribadisce che non c'è un diritto alla morte. Promuovendo le cure palliative, di cui ha parlato durante l'udienza generale nell'Aula Paolo VI, Francesco ha consegnato le sue riflessioni ai fedeli, spiegando la differenza tra l'aiuto per alleviare le sofferenze della morte e il suicidio assistito: "Dobbiamo accompagnare alla morte, ma non provocare la morte o aiutare qualsiasi forma di suicidio. Ricordo che va sempre privilegiato il diritto alla cura e alla cura per tutti, affinché i più deboli, in particolare gli anziani e i malati, non siano mai scartati. Infatti, la vita è un diritto, non la morte, la quale va accolta, non somministrata. E questo principio etico riguarda tutti, non solo i cristiani o i credenti". "Non possiamo evitare la morte, e proprio per questo, dopo aver fatto tutto quanto è umanamente possibile per curare la persona malata, risulta immorale l'accanimento terapeutico. Quella frase della gente semplice: 'aiutalo a morire in pace', quanta saggezza", ha concluso il Papa.

Non è umano accelerare la morte degli anziani

Il pontefice ha evidenziato "un problema sociale reale: pianificare, non so se è la parola giusta, accelerare la morte degli anziani. Tante volte si vede, in un certo ceto sociale, che agli anziani che non hanno dei mezzi gli danno meno medicine di quelle di cui hanno bisogno e questo è disumano", "spingerli verso la morte non è umano né cristiano. Gli anziani vanno curati come un tesoro dell'umanità, sono la nostra saggezza".  "Accarezzare un anziano ha la stessa speranza che accarezzare un bambino perché l'inizio della vita e la fine è un mistero sempre", ha aggiunto il Papa.

L'omaggio a Benedetto XVI

All'indomani della lettera di Ratzinger in cui il papa emerito ha chiarito la sua posizione a proposito del rapporto sugli abusi sessuali a Monaco, Francesco, parlando a braccio , ha osservato: "Benedetto pochi giorni fa diceva che è davanti alla porta oscura della morte. Dobbiamo ringraziare il Papa per la sua lucidità a 95 anni. Ci ha dato un buon consiglio".

La pandemia ha rimesso in evidenza la morte

"La cosiddetta cultura del 'benessere' cerca di rimuovere la realtà della morte, ma in maniera drammatica la pandemia del coronavirus l'ha rimessa in evidenza", ha detto Bergoglio. " Tanti fratelli e sorelle - ha ricordato - hanno perduto persone care senza poter stare vicino a loro, e questo ha reso la morte ancora più dura da accettare e da elaborare", raccontando poi di un'infermiera che aveva messo in contatto al telefono per un ultimo saluto un'anziana malata di Covid  con i suoi familiari.  Ma, secondo il Papa la morte ha anche un ruolo positivo. "Infatti, - ha sottolineato il Papa- pensare alla morte, illuminata dal mistero di Cristo, aiuta a guardare con occhi nuovi tutta la vita. Non ho mai visto, dietro un carro funebre, un camion di traslochi! Ci andremo soli, senza niente nelle tasche del sudario. Non ha senso accumulare se un giorno moriremo. Ciò che dobbiamo accumulare è la carità, è la capacità di condividere, di non restare indifferenti davanti ai bisogni degli altri".

La guerra è pazzia, nuovo appello al dialogo per l'Ucraina

Il Papa, alla fine dell'udienza generale, ha ringraziato coloro che hanno risposto al suo appello e hanno dedicato il 26 gennaio alla preghiera per la pace in Ucraina. "Continuiamo a supplicare il Dio della pace perché le tensioni e le minacce di guerra siano superate. Non dimentichiamo: la guerra è pazzia", ha concluso Bergoglio.



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