Papa Leone dopo la Turchia tocca il Libano: su Ucraina e Gaza tutto il peso della diplomazia soft vaticana
Papa Leone dopo la Turchia tocca il Libano: su Ucraina e Gaza tutto il peso della diplomazia soft vaticana Photo Credit: ANSA/ALESSANDRO DI MEO
30 novembre 2025, ore 17:58
Per l'Ucraina ci sono proposte concrete di pace, e su Gaza, l'unica soluzione è di creare due Stati, ma Israele ancora non lo accetta. Papa Leone XIV affronta con i giornalisti nel volo tra Turchia e Libano le questioni più spinose
Nel bel mezzo di un viaggio cruciale, il primo internazionale del suo pontificato, papa Leone XIV delinea le linee della soft diplomacy vaticana. L'unica soluzione per pacificare il Medio Oriente è quella due popoli-due Stati, ma aggiunge, Israele ancora non accetta. Sul fronte della guerra in Ucraina, papa Prevost parla di concrete proposte per la pace e si augura che la Turchia di Erdogan lavori per favorire il dialogo tra le parti. Insomma i toni non sono quelli veementi e diretti del suo precedessore, papa Francesco, ma linea è ugualmente chiara.
I temi internazionali in primo piano
Durante il volo che lo portava dalla Turchia al Libano, il santo Padre ha approfondito con i giornalisti vaticanisti le questioni più delicate di questo travagliato momento storico. Dopo aver lasciato Istanbul, e dopo l'invito ai cristiani, cattolici e ortodossi, all'unità, Prevost ha colto l'occasione per fare il punto sul suo incontro con il presidente turco, Recyp Erdogan. Rispetto all'Ucraina, "il presidente Erdogan ha aiutato molto a convocare le due parti. Ancora non abbiamo visto purtroppo una soluzione però ci sono oggi di nuovo proposte concrete per la pace"."Speriamo che Erdogan, con i suoi rapporti con il Presidente di Russia, di Ucraina e di Stati Uniti possa aiutare a promuovere il dialogo, il cessate il fuoco e risolvere questo conflitto, questa guerra", ha detto il Papa. Su Israele,"la Santa Sede già da diversi anni pubblicamente appoggia la soluzione di due Stati", Israele e Palestina, "ma sappiamo tutti che in questo momento Israele ancora non accetta questa soluzione ma la vediamo come unica soluzione al conflitto che continuamente vivono"."Noi siamo anche amici di Israele e cerchiamo con le due parti di essere una voce mediatrice che possa aiutare ad avvicinarci ad una soluzione giusta per tutti". "Il Presidente Erdogan è certamente d'accordo con questo", ha aggiunto il santo Padre.
I ruoli di donne e giovani nella costruzione della pace
Beati gli operatori di pace, l'incipit del viaggio in Libano, di papa Leone che poi ha voluto sottolineare 'il ruolo imprescindibile delle donne nel faticoso e paziente impegno per custodire e costruire la pace''. ''Non dimentichiamo che le donne hanno una specifica capacità di operare la pace, perché sanno custodire e sviluppare legami profondi con la vita e con le persone. La loro partecipazione alla vita sociale e politica, così come a quella delle proprie comunità religiose, similmente all'energia che viene dai giovani, rappresenta in tutto il mondo un fattore di vero rinnovamento. Beate, dunque, le operatrici di pace e beati i giovani che restano o che ritornano, perché il Libano sia ancora una terra piena di vita'. Il Presidente libanese, Aoun, ha rivolto un'implorazione al Papa: "Dica al mondo che non ci arrenderemo. Resteremo qui, respireremo libertà, inventeremo gioia, amore perfetto, apprezzeremo l'innovazione, abbracceremo la modernità e creeremo ogni giorno una vita degna di essere vissuta". "Resteremo qui, faro di luce d'Oriente, sale della sua terra, messaggeri di amore e bontà per tutti i popoli", ha aggiunto Aoun.
Racchetta e palline da tennis, il regalo del Presidente libanese al Papa
Papa Leone ha ricevuto in dono, nel Palazzo presidenziale di Beirut, una racchetta e delle palline per giocare a tennis. A porgere il regalo al Pontefice, che sembra avere molto gradito, è stato il piccolo nipote del Presidente del Libano Joseph Aoun
