Partito Democratico, Renzi dà l'addio, è scissione

Partito Democratico, Renzi dà l'addio, è scissione

Partito Democratico, Renzi dà l'addio, è scissione


16 settembre 2019, ore 17:57

L’ex premier a breve annuncerà il suo nuovo partito, tutto mentre hanno giurato i sottosegretari e i viceministri del governo

Da una parte c’è l’esecutivo che col giuramento a Palazzo Chigi, nella Sala dei Galeoni, di sottosegretari e viceministri è entrato nel pieno della sua operatività, dall’altra parte c’è già la prima grana per la nuova maggioranza giallorossa. Ossia, la scissione ad opera di Matteo Renzi: l’ex premier, e attuale senatore del Partito Democratico, domani annuncerà il suo ‘me ne vado’ dal Pd. Intanto il premier Giuseppe Conte si è rivolto così alla sua squadra: “Dobbiamo promettere disciplina e passione, per dare il massimo per rispondere alle urgenze che vengono dalla società e dalla comunità. "Siamo pronti a lavorare con determinazione e umiltà", ha commentato il leader pentastellato Luigi Di Maio. Tutto mentre Dem e 5s lavorano per unirsi anche alle Regionali, mentre dalla Lega Matteo Salvini ha fatto sapere che il suo partito raccoglierà le firme perché non si torni al passato su legge elettorale, pensioni e sicurezza. Non solo. Il leader del Carroccio è tornato così sulle polemiche dopo il raduno di Pontida e la bimba di Bibbiano sul palco: "Chi se ne frega, non una ma cinquanta bambini". Nel frattempo il ministro per la Famiglia Elena Bonetti ha archiviato il contestato testo-Pillon sull’affido condiviso: “Resterà in un cassetto”