Partygate, Boris Johnson si salva dalla sfiducia ma il 40% del partito è contro di lui

Partygate, Boris Johnson si salva dalla sfiducia ma il 40% del partito è contro di lui

Partygate, Boris Johnson si salva dalla sfiducia ma il 40% del partito è contro di lui


07 giugno 2022, ore 08:00

Ben 148 voti a favore della mozione di fiducia nei confronti del primo ministro, comunque non abbastanza da superare il quorum di 180

Boris Johnson ha strappato il rinnovo della fiducia nella consultazione a scrutinio segreto sulla sua leadership in seno al Partito Conservatore (da cui dipende la poltrona di primo ministro britannico) innescata dalla rivolta di una parte del gruppo di maggioranza in seguito allo scandalo Partygate. Il risultato, reso noto dal presidente del Comitato 1922, l'organismo interno incaricato di sovrintendere le rese dei conti in casa Tory, ha sancito 211 voti a favore di BoJo, ma ben 148 contrari: una spaccatura che lo indebolisce e potrebbe non bastare a blindarlo nel prossimo futuro. La maggioranza richiesta era 180.

Davvero un successo per BoJo?

"Posso annunciare che il gruppo parlamentare ha fiducia nel primo ministro", ha detto Sir Graham Brady dopo aver riferito i risultati delle votazione. Secondo il regolamento ora Johnson è protetto per i prossimi 12 mesi da un altro tentativo di sfiduciarlo. Ma gli osservatori sottolineano che il risultato è molto negativo per Johnson, che ha perso la fiducia del 40% del suo partito: un risultato ancora peggiore di quello di Theresa May che nel dicembre del 2018 sopravvisse al voto di sfiducia con il 63% dei voti del partito, per affrontare mesi di guerre interne fino ad arrivare, nel maggio del 2019, alle dimissioni che aprirono la strada verso Downing Street a Johnson.

Le parole di Johnson

"Quello che vogliamo fare è usare questo momento, che credo sia decisivo e conclusivo, per andare avanti con la nostra agenda". Lo ha detto Boris Johnson mostrando di non avere nessuna preoccupazione per i 148 deputati tories, il 40% del partito, che hanno votato contro di lui. Anzi sottolineando "l'opportunità di essere uniti, mantenere le nostre promesse e rafforzare la nostra economia". La conferma della fiducia significa per Johnson che si può chiudere la pagina del Partygate per concentrarsi "su quello che dobbiamo fare per aiutare la gente con il costo della vita e per mantenere le strade e le comunità sicure".


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