Pasquetta blindata, controlli delle forze dell'ordine per evitare le tradizionali gite fuori porta

Pasquetta blindata, controlli delle forze dell'ordine per evitare le tradizionali gite fuori porta

Pasquetta blindata, controlli delle forze dell'ordine per evitare le tradizionali gite fuori porta


05 aprile 2021, ore 12:00 , agg. alle 09:05

Anche oggi tutta l'Italia è in zona rossa, vietati pic nic e gite fuori porta; intensificati i controlli delle forze dell'ordine; prorogate al 30 aprile le limitazioni per i viaggi all'estero; domani undici regioni tornano in zona arancione

NIENTE GITE

La tradizione vacilla: per il secondo anno consecutivo gli italiani stanno vivendo una Pasquetta particolare e blindata, niente gite fuori porta. Le forze dell'ordine oggi hanno intensificato i controlli per stanare i furbetti del pic nic. Si segnalano posti di blocco soprattutto sulle strade che portano verso il mare o verso le altre località di villeggiatura. Pattuglie sono presenti ai caselli autostradali e sulle direttrici di uscita ed entrata delle località solitamente più gettonate. Ci sono controlli anche all’ingresso dei parchi, che sono off limits.

ZONA ROSSA

L'Italia, oggi come ieri, è tutta in zona rossa: questo significa che si può uscire soltanto per motivi di lavoro, salute, urgenza. I ristoranti e i locali sono chiusi, si può andare in visita da parenti o amici, ma in casa non si possono ospitare più di due persone adulte, nel computo non sono compresi i minori di 14 anni. Roma questa mattina è semideserta, non si incontrano turisti nelle vie del centro. Pochissima gente anche in Piazza del Duomo e nelle vie del Quadrilatero della moda a Milano. Sul lungomare di Rimini si vedono poche persone che passeggiano, situazione simile in Liguria, dove non ci sono stati assalti alle spiagge, né ai sentieri in collina. Meno gente del solito anche nelle località di montagna: solitamente a Pasqua si presentava l’occasione dell’ultima sciata, quest’anno la stagione dello sci non è mai iniziata.

VACANZE ALL'ESTERO

C’è chi, nel rispetto delle regole, ha scelto di trascorrere questi giorni facendo una mini vacanza all’estero. Un numero piccolo piccolo se paragonato alle cifre cui eravamo abituati fino a un paio d’anni fa. Ma superiore a quelle del 2020 quando eravamo tutti blindati in casa. Le restrizioni non hanno scoraggiato chi magari aveva prenotato con mesi di anticipo. Chi torna dall’estero dovrà sottoporsi a un tampone e – anche in caso di esito negativo- dovrà restare in quarantena. Queste regole, valide per tutti coloro che hanno soggiornato o transitato in Paesi esteri nei 14 giorni antecedenti all'ingresso in Italia, sono state prorogate fino alla fine del mese di aprile. Da domani cambiano alcuni colori delle regioni: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto e Trentino Alto Adige tornano in arancione. Le altre restano in zona rossa.


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