Pau dei Negrita in collegamento su RTL 102.5: "Come diceva Ezio Bosso la musica è un bene primario"

Pau dei Negrita in collegamento su RTL 102.5: "Come diceva Ezio Bosso la musica è un bene primario"

Pau dei Negrita in collegamento su RTL 102.5: "Come diceva Ezio Bosso la musica è un bene primario"


15 maggio 2020, ore 19:00

Il frontman dei Negrita ha raccontato di come la band sia stata colpita dall'emergenza coronavirus e di come stia trascorrendo la quarantena disegnando

Pau, membro e frontman dei Negrita, è stato ospite in The Flight, collegato con lo studio e con la diretta in videochiamata. “Mi sono tagliato la barba solo per voi, perché sapevo che sarei andato in video. Altrimenti mi avreste visto come un misto tra un muflone e un membro degli ZZ Top”, ha scherzato Pau. “Sono inchiodato qua in casa dal primo marzo. Vivo nella maggior pare del tempo in questa stanzetta, una sorta di studio dove scrivo, dipingo, faccio musica, è il mio loculo dentro casa mia”.

Il tour interrotto

A causa dell’emergenza coronavirus, i Negrita hanno dovuto interrompere il loro tour “La Teatrale + Reset Celebration”, un occasione, appunto, per celebrare i 25 anni dall’uscita del loro primo album Reset. “Il 29 febbraio abbiamo fato la nostra ultima data”, racconta Pau, “ci siamo visti quel giorno lì e poi ci siamo isolati ognuno delle nostre case. Dobbiamo completare una torunée che è rimasta irrisolta, sono rimaste tre date. Cercheremo di recuperarle quanto prima, quando potremo fare un concerto degno di questo nome perché i live distanziati non so a cosa potrebbero portare”. 

"Sto disegnando per più di dodici ore al giorno"

La quarantena ha, quindi, fermato temporaneamente i Negrita ma non la vena artistica di Pau che, in questo periodo, si è dedicato completamente al disegno. “E’ un hobby che ho fin da bambino, ma che non ho mai potuto coltivare in maniera continuativa”, ci racconta. “La musica forse mi ha sempre appassionato di più, poi da quando è diventato un lavoro, il disegno è passato in secondo piano. Adesso ho ricominciato in maniera febbrile, quasi mi preoccupa perché sto disegnando per più di dodici ore al giorno. Fatto sta che ho aperto una pagina su Instagram che si chiama pau_scarabocchia in cui quasi quotidianamente posto i miei disegni”.

"Abbiamo iniziato suonando nei localacci"

Nel corso dell’ora trascorsa insieme su RTL 102.5, sono stati tanti gli ascoltatori che hanno chiamato e che hanno voluto ricordare i bei momenti che hanno trascorso sotto al palco a seguire i concerti dei Negrita. C’è stato qualcuno che li seguiva fin dagli inizi. “Abbiamo iniziato da quelli che potremmo definire localacci da un certo punto di vista”, ricorda Pau, “ma localissimi da un altro perché avevano un pathos e un calore umano che difficilmente puoi replicare in altre venue. In quei posti si respirava un clima molto intimo e molto passionale”.

Il ricordo di Ezio Bosso

Sul finire dell’intervista, un ascoltatore ha chiesto a Pau quale rumore poteva fare la felicità in un momento come questo, riferendosi alla celebre canzone dei Negrita, “Che rumore fa la felicità?”, appunto. “Non so rispondere”, dice Pau. “Ho posto io questa domanda nel testo della canzone, dovreste rispondere voi. Credo che la felicità in questo momento sia la normalità”. Poi il tributo a Ezio Bosso, il celebre pianista e direttore d’orchestra, scomparso oggi all’età di 48 anni a causa dell'aggravarsi della malattia neurodegenerativa di cui era affetto. “Tra le tante cose sagge che Ezio ha detto in vita sua, ha anche detto che la musica è un bene primario e se è primario significa che produce felicità. La musica è felicità”.


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