Primi passi per la sperimentazione dell'IA alla Camera. Il presidente Fontana, sia al servizio dell'umanità. Ascani, pionieri

Primi passi per la sperimentazione dell'IA alla Camera. Il presidente Fontana, sia al servizio dell'umanità. Ascani, pionieri

Primi passi per la sperimentazione dell'IA alla Camera. Il presidente Fontana, sia al servizio dell'umanità. Ascani, pionieri   Photo Credit: Fotogramma.it


15 febbraio 2024, ore 08:00

Per il presidente di Montecitorio, Fontana, l'Intelligenza Artificiale cerca di imitare l'uomo nel ragionamento, nell'apprendimento, nella pianificazione e nella creatività. Ma non deve essere un nostro sostituto

Tenere al centro l'uomo in un momento di "svolta epocale". Questa la linea tracciata dal presidente Lorenzo Fontana nella Sala Regina di Montecitorio, dove viene presentato il rapporto sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale "a supporto del lavoro parlamentare", frutto del lavoro del Comitato di vigilanza sull'attività di documentazione della Camera. La terza carica dello Stato rivolge lo sguardo a un progresso "non esente da criticità". L'intelligenza artificiale è sì un "ponte verso il futuro", spiega, ma "va mantenuta la sua natura di strumento destinato a servire l'umanità e non viceversa". "Né apocalittici nè integrati", dice la deputata dem e vicepresidente della Camera Anna Ascani. Che con la citazione di Umberto Eco prova a sintetizzare l'approccio tenuto nell'elaborazione del rapporto.

UN PUNTO DI PARTENZA

Per la presidente del Comitato, il documento rimane "un punto di partenza". Sfogliando le pagine del testo, disponibile anche sul web, è chiaro che si tratti di un primo passo che la Camera compie con orgoglio verso l'utilizzo dell'IA in Parlamento. Nel rapporto si riassumono i dieci mesi di indagine del Comitato, con tredici audizioni di esperti e una missione negli Stati Uniti. Per portare la sperimentazione dell'IA generativa all'interno della Camera, però, il percorso è ancora lungo. È per questo che il Comitato lancia una manifestazione d'interesse rivolta al mondo dell'università e della ricerca. Le proposte, da presentare entro fine maggio, dovranno indicare percorsi convincenti per giungere ai traguardi definiti dal Comitato: utilizzare l'IA generativa per reperire e organizzare informazioni qualificate, supportare la predisposizione degli atti, far conoscere la documentazione e l'attività parlamentare in modo più completo e inclusivo. Solo a luglio saranno annunciati i tre progetti vincitori. Intanto, nella Sala della Regina si sottolinea il lavoro di "pionieri" svolto dai deputati.

MONTECITORIO PIONIERE

 Ascani tiene a sottolineare che il Parlamento italiano è "il primo in Europa" ad aver avviato una sperimentazione sull'IA. Il presidente Fontana auspica che il lavoro già cominciato alla Camera possa aprire un "confronto tra le istituzioni" per "creare una strada italiana per l'utilizzo di queste tecnologie". I relatori, Paolo Benanti, Rita Cucchiara e Gianluca Misuraca, che hanno contribuito al rapporto, illustrano i temi etici e teconologici. Poi Ascani riassume: "minimizzare i rischi per massimizzare le opportunità a beneficio dei cittadini". Per dirla con Fontana, insomma, l'intelligenza artificiale, vista da e per Montecitorio, deve essere "aperta, comprensibile, trasparente, partecipata". 


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