Puglia, Conte strappa in Regione ma è pronto a ricucire con Emiliano. Si va verso l’azzeramento della Giunta

Puglia, Conte strappa in Regione ma è pronto a ricucire con Emiliano. Si va verso l’azzeramento della Giunta

Puglia, Conte strappa in Regione ma è pronto a ricucire con Emiliano. Si va verso l’azzeramento della Giunta   Photo Credit: Agenzia Fotogramma


11 aprile 2024, ore 18:45

Il Governatore e il leader del Movimento Cinque Stelle si sono incontrati: sul tavolo soprattutto un nuovo patto. Arrivano l’assessorato alla legalità, la trasparenza sui finanziamenti ricevuti e il divieto di nomina dei rinviati a giudizio (per alcuni reati)

Mai fermarsi alle apparenze, soprattutto in politica. Così quella che appare una rottura, in realtà è un patto. Effettivamente nuovo o vecchio, lo capiremo fra poche ore.


Puglia

Quel che è certo è che sono momenti agitati nella sede della Regione Puglia, dopo che Giuseppe Conte ha annunciato il ritiro della sua assessora dalla giunta e dei quattro consiglieri che sostenevano la maggioranza. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, sta riflettendo sul da farsi. Il governatore ha visto il presidente del Movimento 5 stelle nel primo pomeriggio. Conte gli ha descritto un patto per la legalità in cinque punti: "Buoni consigli", ha affermato il presidente della Regione Puglia. Emiliano ha preso atto del passo indietro, peraltro non inaspettato, dei 5 stelle, ma anche delle parole di riconoscimento che l'ex premier ha usato nei suoi riguardi e i riferimenti al suo passato di piemme antimafia. Ed è per questo che sarebbe pronto, già nelle prossime ore, ad azzerare la sua giunta regionale.


La mossa

Una mossa, questa, invocata in tarda mattinata anche da Alleanza Verdi Sinistra, con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. E che, se confermata, sugellerà un inaspettato accordo tra Emiliano e Conte. Mettendo in difficoltà il Partito democratico e rafforzando i pentastellati. Difatti, Se la giunta ripartisse da zero, per i 5 stelle sarebbe facilissimo rientrarci, da vincitori. Non a caso lo stesso Conte aveva lasciato aperta questa possibilità: "In questo momento ci poniamo fuori dal perimetro della maggioranza e ci predisponiamo a lavorare sul patto di legalità" illustrato oggi, "confidando che si possano realizzare le premesse perché l'azione amministrativa della Regione Puglia possa dispiegarsi nel segno della legalità e della trasparenza".


Il reset

Dunque, il reset della giunta dovrebbe essere la risposta alle numerose inchieste che stanno colpendo la città. L'ultima in ordine di tempo è quella che ha portato all'arresto dell'ex assessore Alfonso Pisicchio, molto vicino a Emiliano e difeso da Michele Laforgia, che è il nome di Giuseppe Conte per la successione dell’attuale sindaco Antonio Decaro. "Ci costituiremo parte civile se arriverà il processo", fa sapere Emiliano, pronto a un gesto plateale che gli permetterà di far cadere tutto ciò che è intorno a sé. Rimanendo, però, saldamente in piedi.


Il patto

Ma che cosa contempla questo patto che Conte ha sottoposto al Presidente? In cinque punti il capo dei grillini riscrive le regole per le candidature. Regole che non dovrebbero valere solo per i 5 stelle, ma per tutti gli alleati. Prima di tutto si chiede che i candidati rispettino i requisiti della commissione parlamentare Antimafia, che sono più estesi rispetto ai vincoli di legge. Al secondo punto, si prevedono dei paletti per evitare il conflitto d'interesse "oltre l'articolo 78 del Tuel". Nello specifico, saranno esaminati "i pregressi rapporti di affari, rapporti parentali allargati, frequentazione abituale, appartenenza a categorie". Ecco poi un assessorato alla legalità, la trasparenza sui finanziamenti ricevuti e il divieto di nomina dei rinviati a giudizio (per alcuni reati).



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