Quattro buoni motivi per vedere Nomadland, il film da Oscar di cui tutti parlano

Quattro buoni motivi per vedere Nomadland, il film da Oscar di cui tutti parlano

Quattro buoni motivi per vedere Nomadland, il film da Oscar di cui tutti parlano


22 maggio 2021, ore 16:51 , agg. alle 19:12

La pellicola è stata la prima a essere proposta nei cinema italiani dopo la riapertura

Un film per la riapertura

I cinema italiani hanno ricominciato da Nomadland. Per l'apertura dopo il lungo stop dovuto al coronavirus, praticamente tutte le sale hanno proposto come prima pellicola il film vincitore di tre Oscar, tutti e tre pesantissimi. Ha vinto infatti come miglior film, miglior regia e miglior attrice protagonista. Ecco quattro buoni motivi per vedere Nomadland, che è stato anche Leone D'oro a Venezia. 


Il senso della vita

Nomadland induce anche nello spettatore più distratto la voglia di porsi una domanda fondamentale: "Che cosa voglio veramente dalla vita?". Nella pellicola i protagonisti, provati da dolori diversi o da esigenze economiche, decidono di vivere non da senzatetto, ma da senza dimora. Un van per casa e lavori stagionali li portano a girare l'America, non nelle grandi metropoli, ma nei luoghi più reconditi, sconosciuti e magici.


I paesaggi

La fotografia e la regia di Nomadland, diretto dalla cinese, trasferita negli Stati Uniti, Cloe Zhao, sono indimenticabili. L'inarrestabile alternarsi delle stagioni regala al film, soprattutto se visto sul grande schermo, una poesia particolare. La desolazione del deserto suggerisce talvolta pace e talvolta angoscia. La neve porta il suo gelo spesso anche nel cuore dei protagonisti. E poi i tramonti, le albe, i falò... tutto contribuisce a immagini spettacolari. 


Frances McDormand

La recitazione di Frances McDormand è oltre. Trascende persino il concetto stesso di recitazione. L'attrice è perfettamente nella parte, naturale, impressionante. Non a caso è entrata nel ristrettissimo Olimpo delle attrici premiate con 3 Oscar da protagonista. che comprende solo lei e Katherine Hepburn. Forse l'aggettivo intensa è spesso abusato, ma davvero non ce n'è uno migliore per la McDormand, capace di spogliarsi materialmente e virtualmente di qualsiasi orpello o sovrastruttura e di essere soltanto se stessa.


Gli attori "veri"

La regista Cloe Zhao ha inserito tra i protagonisti del film anche "nomadi" veri, come Linda May, Bob Wells e Swankie. Tutti e tre hanno scelto di vivere senza un dimora fissa. Bob Wells, come viene mostrato nel film, è un uomo, ambientalista da 25 anni, che si preoccupa di fornire una sorta di sostegno a chi ha scelto una vita nomade o vi è stato costretto. Questi personaggi danno a tutto il film una particolare credibilità, creando empatia tra lo spettatore e la storia.  


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