Quattro vittime in Calabria per le esalazioni da mosto

Quattro vittime in Calabria per le esalazioni da mosto

Quattro vittime in Calabria per le esalazioni da mosto


02 ottobre 2021, ore 20:17

Stavano facendo del vino, quattro persone sono decedute a Paola, a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove il mosto d'uva era in fermentazione

Quattro morti per le esalazioni emanate dal mosto del vino in fermentazione. E' accaduto in un magazzino privato adibito a cantina e ricavato sotto il livello stradale  sulle colline a poca distanza dal santuario di San Francesco di Paola. I gas tossici, sprigionati dal processo di fermentazione alcolica, non hanno lasciato scampo a due fratelli, Giacomo e Valerio Scofano, di 70 e 50 anni, e a Santino e Massimo Carnevale, padre e figlio, di 70 e 40 anni. Le vittime, assieme ad una quinta persona, una donna di 36 anni, legata a loro da vincoli di parentela, che è rimasta intossicata erano impegnate nella produzione di vino per consumo familiare. I quattro avrebbero dovuto travasare il mosto ricavato dalla pigiatura delle uve dalla vasca di decantazione in alcune botti. La morte  sarebbe sopravvenuta per asfissia proprio a causa della mancanza di ossigeno all'interno del locale.

Imprudenza causa della tragedia

Secondo i carabinieri si sarebbe trattato di un gesto imprudente di una delle vittime che, dopo essersi calata nella vasca, è stata colta da malore, perdendo i sensi a causa del monossido di carbonio. Circostanza, questa, ripetutasi anche con gli altri tre deceduti, traditi anche loro dalle esalazioni tossiche. Tre delle vittime, infatti, sono state trovate  all'interno della vasca di fermentazione, mentre una quarta era posizionata quasi all'esterno del locale forse nell'estremo tentativo di sfuggire alla morte. A poca distanza dalla vasca è stata trovata la nuora di una delle vittime più anziane, intervenuta verosimilmente per prestare soccorso ai parenti ma rimasta priva di coscienza. Intossicata, la donna è stata soccorsa e trasportata in elisoccorso nell'ospedale di Cosenza. "Il locale in cui le quattro vittime stavano preparando il vino - ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni - non era sufficientemente arieggiato". 


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