Raffaele Morelli, assurdo accusarmi di omofobia e sessismo, il mio compito è indagare la psiche

Raffaele Morelli, assurdo accusarmi di omofobia e sessismo, il mio compito è indagare la psiche

Raffaele Morelli, assurdo accusarmi di omofobia e sessismo, il mio compito è indagare la psiche


30 giugno 2020, ore 11:27

Lo psichiatra Morelli ha commentato le polemiche social di settimana scorsa e lo scontro con la scrittrice Michela Murgia, ammettendo di non sapere chi fosse prima dell’intervista

Lo psichiatra Raffaele Morelli è intervenuto questa mattina, come di consueto il martedì, su RTL 102.5. Morelli è tornato sulle forti polemiche generatesi sui social a seguito del suo intervento di settimana scorsa sulla femminilità che le donne non dovrebbero negare e gli uomini dovrebbero evidenziare. Oltre allo scontro avvenuto con la scrittrice Michela Murgia su un’altra emittente. “Mi hanno accusato di essere contro gli omosessuali, perché ho detto che le bambine scelgono le bambole per giocare, in quanto il femminile si presenta già agli albori dell’essere. Mentre i maschi no, perché ogni bambino sta cercando la propria identità”, ha dichiarato lo psichiatra.

Morelli replica alle accuse di omofobia e sessismo

Raffaele Morelli ha smentito le accuse di omofobia, raccontando in diretta la storia di un uomo che ha potuto vivere la sua omosessualità, dopo essere stato in lotta per molto tempo. “Dice che i miei scritti lo hanno aiutato a realizzare la sua pianta, adesso può viverla pienamente”. Riguardo a quanto successo con Michela Murgia, Morelli ha specificato di essere intervenuto per presentare il suo libro, come da richiesta dell’emittente. “È intervenuta la Murgia, che non sapevo chi fosse, con un atteggiamento molto aggressivo e duro a mettere in discussione ciò che avevo detto su RTL 102.5 il mattino prima”. Lo psichiatra ha spiegato che non si era creato un contraltare o un dibattito: “le ho detto ‘stai zitta e ascolta’, non perché è una donna o per insultare le donne. Il mio lavoro, anzi, è sempre stato ricordare agli uomini che se non incontrano il loro femminile stanno male. E se le donne rimuovono il femminile corrono dei rischi”.

Gli ‘haters’ sul web

Lo psichiatra ha commentato inoltre il tema degli odiatori, i cosiddetti ‘haters’, a cui piace molto creare uno scoop dell’odio. Cavalcare l’odio, però, lo crea anche dentro noi stessi, ha spiegato Morelli. “La tua vita sarà piena di odio verso gli altri e verso te stesso, perché gli odiatori dopo un po’ odieranno anche te”, ha aggiunto, “bisogna informarsi bene sulle cose, se no si rischia di accusare di sessismo uno che non c’entrava proprio niente. Basta vedere i miei video degli ultimi anni, che sono tutti in difesa delle donne”.

“Sinceramente non conoscevo la Murgia, ho sbagliato”

Raffaele Morelli ha replicato inoltre a Pierluigi Diaco, che ha posto il tema degli ospiti radiofonici o televisivi che spesso, pur di presentare un libro, accettano inviti senza sapere chi siano i giornalisti in questione. “Sono d’accordo su questo e ho sbagliato”, ha detto Morelli, “ho accettato l’invito per via del mio rapporto con Mondadori che ha pubblicato il mio libro”. Lo psichiatra ha dichiarato che hanno tentato un inganno per poi scatenare l’inferno, partendo dall’intervista sul libro per poi accusarlo. “È vero che non potevo non sapere, sinceramente non conoscevo la Murgia e non sapevo che tipo di trasmissione radiofonica fosse”, ha aggiunto. Morelli ha concluso ricordando che il suo mestiere è indagare la psiche, poiché conoscerla permette di evitare tanti problemi, tanti disagi e tante malattie. “Io curo la gente, non mi interessa recitare una parte, la mia naturalezza è dimostrata proprio dal fatto che mi sono spazientito durante l’intervista”.


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