Rapporto di Legambiente sulla edilizia scolastica, per migliorarla potremo sfruttare i primi fondi del PNRR

Rapporto di Legambiente sulla edilizia scolastica, per migliorarla potremo sfruttare i primi fondi del PNRR

Rapporto di Legambiente sulla edilizia scolastica, per migliorarla potremo sfruttare i primi fondi del PNRR


15 ottobre 2021, ore 08:00

Meta' scuole italiane sono vecchie e senza agibilita', le prime risorse, in arrivo a novembre, verranno usate per gli adeguamenti sismici e per la costruzione di nuovi edifici

La situazione delle strutture scolastiche nel nostro paese mostra uno scenario preoccupante. Meta' delle scuole sono in condizioni precarie. E anche in questo caso il Paese si divide in due , con un quadro migliore al centro nord e piu' disastrato al sud e nelle isole. Secondo il XXI rapporto di Ecosistema Scuola (dati 2020) di Legambiente sulla qualita' dell'edilizia scolastica e dei servizi, un edificio su due non ha ancora il certificato di collaudo statico (46,8%), di agibilita' (49,9%), prevenzione incendi (43,9%).

LA VERIFICA SULL’EDILIZA SCOLASTICA ITALIANA DENUNCIA IL BISOGNO DI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

Il Focus sullo stato di salute di 7.037 istituti di 98 capoluoghi di provincia, frequentati da oltre 1,4 milioni di studenti, evidenzia che sale al 41% nel 2020 la percentuale degli stabili che hanno necessita' di manutenzione urgente contro il 29,2% del 2019. E serve anche accelerare il percorso di adeguamento energetico: piu' del 73% degli edifici sono nelle ultime tre classi energetiche e solo il 5,5% in classe A.

SONO IN ARRIVO 17 MILIARDI DI EURO

Di fronte a questa fotografia, i 17 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) previsti per la scuola, di cui 5 miliardi in arrivo entro novembre, "rappresentano il primo step da cui partire per affrontare le emergenze strutturali", secondo Legambiente che chiede di cominciare "dal miglioramento e dall'adeguamento sismico di tutti gli edifici" nelle zone sismiche 1 e 2 e all'efficientamento energetico per tagliare i consumi del 50%. La cifra piu' ingente del Pnrr, 800 milioni di euro, ricorda l'associazione ambientalista, andra' alla realizzazione di nuove scuole e considerando un costo medio a struttura di 1,3 milioni (elaborazione dati Gies-Gestione Interventi Edilizia Scolastica), la ong quantifica circa 600 nuove edificazioni. Ben venga, dice Legambiente, anche la realizzazione di nuove palestre (previsti 300 milioni), visto che una scuola su due ne e' priva e un impianto sportivo su quattro - dove ci sono - necessita di una manutenzione urgente. L'uso potrebbe essere anche extrascolastico, per ragazzi e adulti, come accade in circa il 57% dei casi.

FRAGILITA’ STRUTTURALE E DIVERSITA’ TRA ZONE GEOGRAFICHE

Nel rapporto, la maggiore fragilita' strutturale viene indicata nelle aree interne piu' soggette a terremoti e a fenomeni di dissesto mentre la fragilita' sociale legata alla poverta' educativa e materiale e' individuata nelle periferie urbane. Legambiente suggerisce di prevedere "un sostegno tecnico e amministrativo agli enti locali per l'orientamento al reperimento di fondi, le attivita' di progettazione nell'ottica dell'innovazione sostenibile e dell'efficiente gestione dei cantieri e rendere l'Anagrafe scolastica consultabile affinche' siano esplicite le condizioni degli edifici e le entita' dei fabbisogni". In questo caso - spiega l'associazione - sara' fondamentale risolvere alcuni nodi come ridurre la forbice fra fondi stanziati e fondi spesi (su circa 47mila euro a edificio stanziati per la manutenzione straordinaria nel 2020, meno della meta' poi sono stati realmente spesi), ridurre i tempi di durata dei cantieri", che da una elaborazione di Legambiente dello scorso anno su dati Gies, si attestano mediamente intorno ai 300 giorni. Nel divario del Paese, il rapporto indica che nel meridione il 56% degli edifici ha bisogno di interventi urgenti contro il 36% di quelli del nord, "un autentico vulnus del sistema scolastico italiano", commenta il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio. Restano troppo pochi al sud i servizi legati a mensa, trasporto scolastico e tempo pieno, quest'ultimo attivo solo nel 16% delle scuole.


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