Rapporto sul clima in Europa, in 30 anni temperature aumentate di oltre il doppio della media mondiale

Rapporto sul clima in Europa, in 30 anni temperature aumentate di oltre il doppio della media mondiale

Rapporto sul clima in Europa, in 30 anni temperature aumentate di oltre il doppio della media mondiale


02 novembre 2022, ore 17:00 , agg. alle 15:39

Anche società ben preparate non sono al sicuro dagli impatti di eventi estremi. Così l'Organizzazione meteorologica mondiale

Ondate di calore, incendi, inondazioni. I cambiamenti climatici, causati dal riscaldamento globale, avranno un impatto sulla società, le economie e gli ecosistemi. E’ quanto si legge nel rapporto sullo stato del clima in Europa dell'Organizzazione meteorologica mondiale, il cui contenuto è stato diffuso in vista dei negoziati Onu, COP27, in programma la settimana prossima a Sharm-El Sheikh, in Egitto. Nel Vecchio Continente le temperature sono aumentate di oltre il doppio della media mondiale negli ultimi 30 anni, il rialzo più alto registrato rispetto a qualsiasi altra parte del Pianeta. Questa la situazione attuale e il prossimo futuro non sarà migliore, perché questa tendenza, secondo il documento reso noto oggi a Ginevra, è destinata a proseguire. Il monito per l’Europa dell’Organizzazione meteorologica mondiale: anche società ben preparate non sono al sicuro dagli impatti di eventi estremi. “Per quanto riguarda le azioni di mitigazione del cambiamento climatico è necessario proseguire con un buon ritmo in ottica di riduzione delle emissioni di gas serra nel continente e si dovrebbe puntare ancora più in alto. L'Europa può svolgere un ruolo chiave nel raggiungimento di una società a zero emissioni di carbonio entro la metà del secolo e nel rispetto dell'Accordo di Parigi", ha commentato Petteri Taalas, il segretario generale dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale.


A rischio la tenuta delle infrastrutture per il trasporto

''Le infrastrutture e le operazioni di trasporto sono a rischio sia per il crescente cambiamento climatico sia per gli eventi estremi (ad esempio, ondate di calore, forti acquazzoni, venti forti, livelli del mare e onde estremi). Gran parte delle infrastrutture per il trasporto, realizzate sulla base di valori storici che tenevano in considerazione le soglie di una serie di fenomeni meteorologici, non sono più in grado di resistere agli eventi estremi attuali''. E' quanto si legge nel rapporto sullo Stato del Clima in Europa dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale.


I Paesi europei in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici

Nel rapporto sullo Stato del Clima in Europa, si sottolineano gli sforzi messi in campo da ciascun Paese per ridurre le emissioni nocive e adattarsi agli impatti del cambiamento climatico, attraverso una serie di contributi determinati a livello nazionale. Nel marzo 2022, 51 Stati europei e l’Unione Europea hanno presentato un Ndc, sigla che sta per Nationally Determined Contributions. Ricordiamo  che nel 2021, l'Unione Europea, nella sua legge sul clima, ha reso la neutralità climatica e l'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050 giuridicamente vincolanti in tutta l'Ue, fissando come obiettivo intermedio la riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030.



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