Rocco Hunt in collegamento con RTL 102.5, "auguro uno juorno buono a tutti, ritorneremo più forti di prima"

Rocco Hunt in collegamento con RTL 102.5, "auguro uno juorno buono a tutti, ritorneremo più forti di prima"

Rocco Hunt in collegamento con RTL 102.5, "auguro uno juorno buono a tutti, ritorneremo più forti di prima"


10 maggio 2020, ore 18:20

La dedica del rapper partenopeo alla madre nel giorno in cui si celebrano tutte le mamme del mondo

"La dedico a tutte le mamme. Ti volevo dedicare mamma, eccola!". C'è un po' di commozione nella voce di Rocco Hunt nel cantare la sua stessa canzone alla radio. Pur avendola ascoltata centinaia di volte, oggi 'Ti volevo dedicare' ha un significato speciale, perché la dedica è per sua madre, "la più bella di tutte le regine". Il rapper salernitano ha raccontato la sua storia ai fan in ascolto, partendo veramente dall'inizio, da quando la musica era "solo un gioco", fino agli esordi e ai concerti sold out, passando per il Festival di Sanremo.

Il forte legame con la madre

"Qualcosa di mia madre è presente quasi in ogni mio album" racconta Rocco Hunt. Su Instagram ha scelto oggi di ricondividere un suo vecchio brano del 2014, 'Na vota ancora'. " È dedicata a tutte le mamme e a tutti i figli che vorrebbero riabbracciare la loro mamma una volta ancora". E la mente ritorna a Pino Daniele, 'zio Pino' lo chiama Rocco, e alle sue parole: "Ogni scarrafone è bell' 'a mamma soja". Il ricordo più bello che ha con lei - confessa - "è la vittoria nella sezione giovani al Festival di Sanremo del 2014. Il momento in cui salì con me sul palco cancellò tutte le sofferenze che ha avuto. La famiglia è bella per quello, per condividere cose belle e cose brutte".

Gli inizi e le prime occasioni

"Ho iniziato con il rap quando ero piccolo, per gioco, avevo questa passione perché mio padre era uno speaker radiofonico. All'inizio era preoccupato. Avevo deciso, purtroppo, di non continuare a studiare e di andare a lavorare, facevo il pescivendolo nella pescheria di mio zio. Poi sono arrivate le prime occasioni e le ho sfruttate, mi sono trasferito a Milano e a diciassette anni ho firmato il mio primo contratto.

Il lockdown e lo sguardo al futuro

Stop forzato anche per Rocco Hunt in seguito alle restrizioni volte a contenere la diffusione del Covid-19. Tempo che Rocco ha deciso di sfruttare al massimo. "Sono stato fortunato, avendo la passione per la musica. Durante la quarantena ho allestito un piccolo studio ed è come se avessi continuato a fare quello che ho sempre fatto, fare musica e scrivere". E sullo stop ai live non nasconde la sua amarezza: "Non ho potuto fare concerti ma guardo il bicchiere mezzo pieno, ho avuto tempo per scrivere, me la sono cavata. Ho approfittato di questi giorni per pensare a nuovi progetti". Progetti tra cui, rivela Rocco Hunt, ci sarebbe anche una nuova versione del suo ultimo album "Libertà" . Per il momento, di certo non c'è nulla, solo la salute, che va garantita, a tutti, a ogni costo. "Ad oggi non sappiamo ancora quando potremo ripartire, ma siamo carichi, siamo produttivi, appena possibile torneremo e spaccheremo tutto". La voglia di ripartire e la speranza di tornare insieme al suo pubblico a esibirsi dal vivo. C'è questo nelle parole di Rocco Hunt, che sceglie di chiudere la chiacchierata con gli ascoltatori di RTL 102.5 con un augurio, l'augurio di "uno juorno buono per tutti, a tutta l'Italia, ritorneremo più forti di prima".


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