Roger Scruton, un Sir molto discusso ma considerato da tanti il padre della destra sovranista moderna

Roger Scruton, un Sir molto discusso ma considerato da tanti il padre della destra sovranista moderna

Roger Scruton, un Sir molto discusso ma considerato da tanti il padre della destra sovranista moderna


16 gennaio 2021, ore 18:00
agg. 18 gennaio 2021, ore 14:39

Anche Giorgia Meloni lo ha ricordato sui social, è stato fra l’altro uno dei massimi difensori della civiltà occidentale

La settimana appena trascorsa ha segnato il primo anniversario della morte di Sir Roger Scruton. Molti probabilmente si chiederanno chi fosse e soprattutto perché è una data da ricordare. Scruton, scomparso il 12 gennaio 2020, è stato uno dei massimi filosofi britannici e l’intellettuale principe del conservatorismo moderno. In sostanza, occupa di fatto sicuramente il podio nel Pantheon della destra odierna, anche italiana, tanto che per esempio Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, lo ha ricordato sui social. Insomma, se si vuole capire meglio quello che oggi viene comunemente chiamato ‘sovranismo’ la lettura dello studioso inglese non può mancare. È imprescindibile, una condizione ‘sine qua non”.


Un intellettuale controcorrente

Professore nel Regno Unito e negli Stati Uniti, attivista anti-totalitario nell’Europa dell’Est durante la Cortina di ferro (tanto da essere insignito da Vaclav Havel), “il filosofo più influente al mondo”, secondo una vecchia definizione del New Yorker, brillante polemista e raro animatore culturale, Scruton ha scritto nel corso della sua carriera oltre cinquanta libri e i suoi testi in passato sono stati pubblicati sui principali giornali e riviste di tutto il mondo. Filosofia, politica, estetica, giustizia, religione, l’Occidente: sono numerosi i temi che Scruton ha toccato nella sua intensa vita accademica e intellettuale culminata col riconoscimento di “Sir”. Il suo conservatorismo si può riassume in questa frase: “È l’istinto di aggrapparci a ciò che amiamo, di proteggerlo dal degrado e dalla violenza, e di costruire le nostre vite attorno ad esso”.


Le polemiche

Ma Scruton ha raccolto anche molte critiche per alcune sue controverse posizioni. Destò polemica quella sul concetto di islamofobia, da lui giudicata solo un pretesto per non criticare l’Islam. Oppure, parlando di un’Ungheria “governata dall’impero di George Soros”, il filantropo e finanziere americano, vera ossessione di tanti movimenti radicali. Come dire, Scruton era sicuramente un pensatore “sgradito”, non affiliato al cosiddetto “pensiero unico”.


I pilastri

La difesa dello Stato-nazione, l’ambientalismo come dato caratterizzante, la sferzante polemica contro l’apparenza dell’amicizia veicolata da Facebook e dalle varie piattaforme cui contrappone quella vera, fatta di sentimenti e ragioni vitali, il favore per lo studio della cultura e dell’eredità europea a fronte di un’invadenza ‘globalista’ che minaccerebbe di distruggere le specificità e le differenze: questo il lascito che Sir Ruger Scruton ha consegnato alla discussione politica generale e al giudizio di ciascuno di noi. 

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