Rogo domato a Pantelleria dopo una notte di inferno. Coldiretti, 6 roghi su 10 sono dolosi

Rogo domato a Pantelleria dopo una notte di inferno. Coldiretti, 6 roghi su 10 sono dolosi

Rogo domato a Pantelleria dopo una notte di inferno. Coldiretti, 6 roghi su 10 sono dolosi


18 agosto 2022, ore 11:59

Decine di ettari di macchia mediterranea in fumo, evacuate una trentina di persone. La Procura di Marsala ha aperto un’inchiesta

Ora la situazione è tornata alla normalità ma Pantelleria ha vissuto ore di inferno per l’incendio che sarebbe divampato su più fronti e che ha devastato ettari di vegetazione. Una trentina di persone hanno dovuto lasciare le proprie case, tra cui anche lo stilista Giorgio Armani e il calciatore Marco Tardelli. La Procura di Marsala, diretta da Roberto Piscitello, ha aperto un'inchiesta. Si cercherà di chiarire se sono state prese tutte le misure necessarie a prevenire e gestire eventuali roghi in una zona che in estate per le alte temperature è spesso colpita da incendi devastanti. "Un incendio colposo, causato dall'incuria umana non sarebbe da considerare meno grave di uno doloso", commenta il procuratore di Marsala, Piscitello. Il Dipartimento della Protezione civile Sicilia spiega che le abitazioni sono state lambite dalle fiamme, che invece hanno bruciato alcuni cannizzati dei dammusi e delle tettoie in legno. I danni più ingenti riguardano la macchia mediterranea.

COLDIRETTI, 6 SU 10 DOLOSI, SALE CONTO DANNI

L'Italia brucia con 6 incendi su 10 che sono colpa dell'uomo spesso all'opera con un vero e proprio disegno criminale per incenerire migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea facendo salire il conto dei danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo con in media più di cinque grandi roghi ogni giorno dall'inizio dell'estate. E' quanto emerge dall'analisi di Coldiretti su dati Effis in riferimento al vasto incendio probabilmente doloso scoppiato sull'isola di Pantelleria.

IL FUOCO BRUCIA VELOCE, PER RICOSTRUIRE CI VORRANNO ANNI

In generale ci vogliono in media almeno 15 anni per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni di oltre diecimila euro all'ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici, riferisce Coldiretti.

DANNI ANCHE DA SICCITA’ E MALTEMPO

In un'Italia spaccata in due dal meteo, "le devastazioni dei roghi si aggiungono ai danni all'agricoltura causati da siccità e maltempo che hanno già superato i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale", evidenzia Coldiretti sottolineando che "le alte temperature dell'estate 2022 e la scarsità di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l'innesco delle fiamme nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possano più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente". E, ricorda Coldiretti, prima regola contro i roghi è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, controllare la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'auto e quando ci si ferma in aree boscate o di campagna verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca. Mai abbandonare rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.). Nel caso in cui venga avvistato un incendio non prendere iniziative autonome.


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