San Francisco con il cielo arancione, effetto degli incendi in California, con il fumo trasportato dal vento

San Francisco con il cielo arancione, effetto degli incendi in California, con il fumo trasportato dal vento

San Francisco con il cielo arancione, effetto degli incendi in California, con il fumo trasportato dal vento


10 settembre 2020, ore 17:14 , agg. alle 18:46

Come nei film “Blade Runner” e “Blade Runner 2049”, immagini apocalittiche nella Bay area, bruciano California e Oregon

E’ come se fosse andata in fumo l’intera regione Umbria. Gli incendi in California in questi mesi hanno coinvolto oltre 800.000 ettari di terreno, cioè 8.000 chilometri quadrati. Ma con gli ultimi roghi si dovrebbero essere superati i 10.000. Per molte ore nel cielo di San Francisco si è formata una opprimente patina arancione, a causa del fumo trasportato dai venti, che lo hanno mosso per migliaia di chilometri. Le macchine sono costrette a circolare con i fari accesi, anche in pieno giorno, per farsi largo nella massa arancione che copre la città. La Bay area di San Francisco è come viene rappresentata in “Blade Runner 2049”, il sequel della mitica pellicola del 1982, girata da Ridley Scott, con immagini apocalittiche. Anche il mitico Golden Gate e Los Angeles sono avvolte da un panorama spettrale. Queste immagini riportano più direttamente al film di Scott.

Il film premonitore girato in Ungheria 

Il set del film, uscito nel 2017, è stato allestito in Ungheria, dove oltre a San Francisco sono state ricostruite delle piccole San Diego e Las Vegas. In “Blade runner” le atmosfere causate dagli incendi ai piedi della Serra Nevada, erano state create con effetti per mostrare una Los Angeles distrutta, con l’umanità sull’orlo del collasso, che doveva convivere con un ambiente davvero ostile, cupo. Poi, nell’opera del regista, sceneggiatore e produttore canadese Denis Villeneuve ci sono fotogrammi assolutamente identici alle immagini che vengono rilanciate adesso in tutto il mondo da San Francisco. Per inciso, di Villeneuve, è in uscita “Dune”.

La California intanto brucia ancora 

In un incendio divampato nel nord dello Stato, nella contea di Butte, tre persone sono morte, portando a 11, compresi due vigili del fuoco, le vittime per gli incendi che si sono verificati quest’anno. Sono ancora più di 14mila i vigili del fuoco che attualmente stanno lavorando per contenere e domare una trentina di incendi di vaste proporzioni in corso. A più riprese le autorità centrali e locali degli Stati Uniti hanno chiesto soccorso a paesi vicini, come Australia e Canada.

Emergenza roghi anche in Oregon

Lo stato d'emergenza è stato chiesto dalla governatrice dello Stato dell'Oregon, anch’esso investito da incendi senza precedenti, dovuti soprattutto alla terribile combinazione di un'ondata di caldo davvero eccezionale e insistenti venti secchi. La governatrice Kate Brown lo ha reso noto attraverso Twitter, esprimendo anche la sua forte preoccupazione per la possibilità che si possa contare poi un numero record di vittime. Per ora ce ne sono due, un'altra si è registrata nello stato di Wasghinton. Migliaia di ettari di terra sono già andati in fumo, i focolai più estesi sono una quarantina , con almeno cinque centri abitati che sono andati sostanzialmente distrutti. Si contano già migliaia di evacuati, i danni materiali sono rilevanti, verranno calcolati quando la situazione sarà meno drammatica. In una conferenza stampa Kate Brown ha dichiarato che questa potrebbe essere la maggiore perdita di vite umane e di proprietà dovute a incendi in tutta la storia dello stato dell’Oregon. Il fenomeno è una vera anomalia per quei territori degli Stati Uniti, che storicamente hanno sempre avuto un clima fresco e umido.


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