Sanremo, Rita Pavone, mi hanno chiamato per cantare, non per politica

Sanremo, Rita Pavone, mi hanno chiamato per cantare, non per politica

Sanremo, Rita Pavone, mi hanno chiamato per cantare, non per politica


08 gennaio 2020, ore 13:00

La cantante si è detta spaventata dalla politica e di non saper usare bene i social

Rita Pavone, che farà il suo ritorno al Festival di Sanremo dopo 48 anni, ha confessato in un’intervista al quotidiano Repubblica di essere "spaventata dalla politica" e di non sapere "usare bene i social". "Mi hanno chiamata per cantare e non per rappresentare una parte politica nella quale non mi riconosco perché non mi riconosco in nessuna parte politica", ha specificato. La cantante ha poi aggiunto: “Ma davvero qualcuno pensa che io possa coltivare simpatie razziste? Non scherziamo. E persino mi dispiace parlare di queste cose. Del resto mi spieghi lei come si fa a parlarne, come si può mostrare il proprio cuore senza esporlo agli sciacalli? Per esempio, io faccio beneficenza ma mi vergogno a dirlo". La Pavone nell’intervista assicura di essere "felice di tornare a Sanremo" e aggiunge di credere nella sua canzone e nella sua voce “che a 74 anni è ancora limpida … Perché devo stare qui a difendermi da accuse che non merito?". La cantante ha deciso di non rispondere a domande sul clima e sulla politica. “Risponda lei a me: un'artista in Italia ha il diritto di non schierarsi, di tenere per sé le sue idee e di temere di essere travisata, usata e deformata?". Poi rivolge un appello al giornalista che la intervista: "Di me lei deve scrivere, per favore, che sono liberale. Questo almeno è chiaro: liberale vuol dire che credo nella libertà".

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