Scavi di Pompei, nuova scoperta, un grande carro cerimoniale; è miracolosamente scampato ai tombaroli

Scavi di Pompei, nuova scoperta, un grande carro cerimoniale; è miracolosamente scampato ai tombaroli

Scavi di Pompei, nuova scoperta, un grande carro cerimoniale; è miracolosamente scampato ai tombaroli


27 febbraio 2021, ore 22:00
agg. 01 marzo 2021, ore 14:54

Eccezionale scoperta durante gli scavi della villa di Civita Giuiana, a Pompei, è tornato alla luce un grande carro cerimoniale, “Scoperta straordinaria per la conoscenza del mondo antico” l’ha definita Massimo Osanna, direttore uscente del Parco archeologico di Pompei

Un grande carro da parata, dipinto di rosso e rivestito da decorazioni a tema erotico è riemerso durante alcuni scavi della villa di Civita Giuliana a Pompei. Una scoperta sensazionale che aiuterà gli storici a capire meglio la conoscenza del mondo antico. Quello che ritorna a galla dal passato è un reperto ricco di particolari, elegante e leggero, ricco di decori in stagno e bronzo, con le tracce dei cuscini, delle funi per reggere le corone di fiori, ed sono rimaste intatte le impronte di due spighe di grano lasciate su un sedile. Il carro da parata è dipinto di rosso e rivestito da decorazioni a tema erotico, forse era destinato al culto di Cerere e Venere, o forse si trattativa di un carro destinato ad un’aristocratica cerimonia di nozze.

Il ritrovamento grazie ad una indagine della Procura di Torre Annunziata

L’eccezionale scoperta è nata dopo una indagine della Procura di Torre Annunziata, riguardante gli scavi della Villa di Civita Giuliana, lavori avviati nel 2017, che hanno permesso di scoprire decine di cunicoli utilizzato dai tombaroli locali per appropriarsi di preziosi reperti storici. “Gente abile”, ha dichiarato il responsabile scientifico e direttore uscente del Parco archeologico di Pompei Massimo Osanna. La casa di uno di questi tombaroli si trova proprio sul terreno nel quale si stava scavando. L’intervento della Procura è stato provvidenziale per salvare il carro che poi è stato riportato alla luce. La svolta il 7 gennaio di quest’anno, quando in tutta fretta e furia è stato deciso di velocizzare gli scavi perché gli archeologi erano sempre più convinti di arrivare a qualcosa di eccezionale e per evitare che il carro cerimoniale finisse nei mani dei trafficanti di reperti storici.

Una scoperta unica ed eccezionale

Un unicum, lo ha definito Massimo Osanna, direttore uscente del Parco Archeologico di Pompei e responsabile scientifico dello scavo, “Una scoperta di grandissima importanza per l'avanzamento della conoscenza del mondo antico”. Soddisfatto anche il ministro della cultura Dario Franceschini, che parla di una scoperta di “Una scoperta di grande valore scientifico”. Un ritrovamento che non ha precedenti e un confronto si può fare sono con una serie di carri ritrovati quindici anni fa in una tomba in Tracia, nella Grecia settentrionale al confine con la Bulgaria.

Il mistero della villa

Il ritrovamento riapre anche il mistero sui proprietari di questa grande villa che fu costruita alle porte della città antica e che oggi si rivela ricca di reperti. Si dovrebbe trattare di una casa grande e preziosa e che, rispetto a tante altre venute alla luce, sembra regalare agli storici materiale per conoscere di più il periodo del terremoto del 62 d. C.. La villa era ancora abitata nei giorni dell'eruzione ed è la stessa dimora nella quale recentemente sono stati ritrovati i resti di due uomini. E proprio in una stalla vicina che è emerso il carro. Qui sono venuti alla luce nel 2018 anche i resti di tre cavalli. Sempre a poca distanza sono emersi anche un affresco con graffito il nome della piccola Mummia, forse una bimba di casa, emerso su un altro muro, sempre a poca distanza.


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