Sci, Sofia Goggia trionfa nella discesa libera della Val d'Isere, battendo di 24 centesimi di secondo la svizzera Suter

Sci, Sofia Goggia trionfa nella discesa libera della Val d'Isere, battendo di 24 centesimi di secondo la svizzera Suter

Sci, Sofia Goggia trionfa nella discesa libera della Val d'Isere, battendo di 24 centesimi di secondo la svizzera Suter


19 dicembre 2020, ore 12:33
agg. 21 dicembre 2020, ore 15:15

L'azzurra torna al successo in Coppa del Mondo a due anni dal Super-G di S.Moritz e ora è al comando della classifica di specialità. La Goggia parte a razzo, nella stagione dei Mondiali di Cortina

Sofia Goggia è tornata! In realtà, non se n’era mai andata, nonostante i più di due anni di attesa dall’ultimo trionfo in coppa del mondo, in Super-G, nel dicembre del 2019 a St. Moritz. Oggi, la vittoria della discesa libera in Val d’Isere, dopo il già ottimo secondo posto di ieri. Per Sofia è l'ottavo trionfo di Coppa in carriera.

Sofia Goggia c'è

Se appena 24 ore fa, l’azzurra aveva mancato il trionfo solo per un eccesso di confidenza su un salto, costatole non solo la gara, ma anche un clamoroso rischio di caduta, oggi tutto è stato (quasi) perfetto e per le avversarie non c’è stato nulla da fare. Come spesso capita, quando Sofia, oltre che essere in forma, gioca in modo perfetto le sue carte anche dal punto di vista del disegno tattico della gara. Alle sue spalle, staccata di 24 centesimi di secondo, la Svizzera Corinne Suter, la vincitrice di ieri. Goggia e Suter, così, si segnalano come il possibile dualismo della Coppa del Mondo di specialità, in questo travagliato anno, partito ancora nel pieno della pandemia.

Sofia Goggia c'è sempre stata

Proprio l’avvio in un’atmosfera surreale della stagione 2020-2021, ci riporta al concetto accennato in apertura: Sofia Goggia non ‘torna’, perché è sempre la nostra campionessa di riferimento, insieme alla straordinaria Federica Brignone dominatrice della passata Coppa. È vero che l’ultimo podio risaliva ormai a tanti – troppi – mesi fa, ma questo è stato determinato, prima ancora che dal blocco generale causato dalla pandemia di coronavirus, da un infortunio al braccio che sarebbe meglio non dimenticare, prima di parlare come si è fatto di ‘crisi’. Infortunio, questo è un discorso importante, figlio anche di una caratteristica propria della fuoriclasse bergamasca: ancora oggi, nella piena maturità della sua incredibile carriera, talvolta rischia, azzarda. Esattamente come capitato ieri.  

La forza mentale di Sofia

Questa dimensione, facile da criticare dall’esterno, è uno degli elementi che hanno reso Sofia Goggia ciò che è: non solo un'incredibile velocista, ma soprattutto un'atleta dalla rarissima forza mentale, una vera e propria fuoriclasse da questo punto di vista. Basta aver sperimentato la sua stretta di mano, per capire di cosa stiamo parlando…
Nella storia dello sci, più in generale degli sport singoli, l’elemento psicologico ha sempre fatto e sempre sarà la differenza. Magari sbagli qualcosa, perdi qualche gara di Coppa del Mondo come successo ieri, ma è proprio quella tua energia interiore a portarti in cima al mondo. Non si vincono le Olimpiadi per caso, in particolare in discesa libera, la gara delle gare.

Sofia Goggia e il sogno Mondiale

Ora, Sofia Goggia può puntare, con ancora più convinzione e rabbia agonistica, al bersaglio grossissimo dei mondiali. Ricordiamo che questa stagione così complicata, nata all’ombra del Covid-19, ha una sua ragion d’essere nel grande appuntamento di Cortina d’Ampezzo, con i Campionati del Mondo rinviati al 2021, dopo il disastro globale del 2020.
Sofia Goggia ha da molto tempo segnato in rosso sul calendario i giorni dei mondiali. Li vuole con tutte le sue forze, perché sa perfettamente - lei agonista di razza sopraffina – che un’eventuale accoppiata Olimpiadi-Mondiali la consegnerebbe definitivamente alla mitologia di questo sport.
Al fianco di Tomba, Compagnoni, Thoeni. E scusate se è poco scrivere così.


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