Scoperta truffa online, venduti migliaia di biglietti falsi per i concerti di Vasco Rossi

Scoperta truffa online, venduti migliaia di biglietti falsi per i concerti di Vasco Rossi

Scoperta truffa online, venduti migliaia di biglietti falsi per i concerti di Vasco Rossi


06 giugno 2020, ore 22:00

Oltre cinquecentomila euro è la cifra che i truffatori hanno sottratto ai fan di Vasco

Non è un bel periodo per il mondo della musica. Questo oramai l'hanno capito tutti. La pandemia da coronavirus ha causato lo stop forzato dei concerti, dai locali più piccoli ai teatri agli stadi. Migliaia di fan hanno dovuto rivedere i loro programmi, avendo talvolta acquistato i biglietti per i live con mesi di anticipo. Una spesa sicuramente importante per molti fan della musica dal vivo, che si sono visti annullare i loro biglietti. Soldi che vanno a sommarsi a quelli anticipati anche per viaggio e soggiorno annessi al concerto.

Voucher o rimborso?

La parola che più spesso i fan si sono sentiti ripetere è stata 'voucher'. Non poche polemiche sono sorte, infatti, nel momento in cui gli organizzatori hanno comunicato ai propri clienti che i loro biglietti non sarebbero stati rimborsati, bensì sostituiti con un buono da spendere, tra l'altro entro diciotto mesi. Diverse associazioni di consumatori si sono mosse, evidenziando come l'opzione non avrebbe permesso a tutti di recuperare i soldi persi se non fossero state proposte nuove date o se il cliente non avesse trovato un nuovo evento di suo gradimento. È all'esame del Parlamento un emendamento con cui qualcosa potrebbe effettivamente cambiare, da un allungamento del periodo di validità del voucher fino al totale rimborso della spesa. Nulla di certo, al momento, se non la rabbia di molti dei consumatori, unita all'incertezza degli artisti e degli organizzatori nei confronti del futuro.

La truffa dei biglietti

Come se non bastasse, per alcuni fan queste non sono le prime brutte notizie arrivate. E i fan sono quelli di Vasco Rossi. Risale infatti a queste ore un'indagine della polizia postale che ha portato alla scoperta di un gruppo di cyber truffatori che erano riusciti a clonare un importante sito web di vendita di biglietti online. La vicenda risale al 2018, quando oltre 1400 amanti della musica di Vasco si sono ritrovati il giorno del live senza un biglietto valido, scoprendo solo all'ingresso del concerto della non esistenza della biglietteria che, tramite un QR code ricevuto online, avrebbe permesso loro di accedere alla manifestazione. "Non Stop Live 2018" era il tour con cui Vasco stava girando l'Italia, e che con dieci tappe aveva visto oltre 455.000 spettatori. L'anno precedente, nel 2017, Vasco aveva già riempito il Modena Park, per poi tornare a esibirsi negli stadi italiani l'anno seguente.

Le indagini della polizia postale

Dopo le prime segnalazioni da parte dei consumatori truffati sono partite le indagini delle autorità, che hanno portato alla scoperta di otto siti internet 'cloni' che facevano uso, in maniera illecita, dei nomi e dei loghi di importanti piattaforme di vendita. Gli inquirenti hanno portato alla luce un ammontare di oltre cinquecentomila euro derivanti dalla truffa, messa in piedi grazie all'utilizzo di conti correnti e cellulari intestati a prestanome. "Il vero danno lo hanno subito i ragazzini, quelli che risparmiano spesso per un anno intero chiedendo anche soldi ai genitori per poter partecipare al concerto". Queste le parole dell'avvocato di Vasco Rossi Guido Magnisi, che continua: "Se l'indagine rivelasse una truffa anche per i concerti annullati del 2020, ci sarebbe un enorme cinismo e sarebbe molto triste" .


Argomenti

  • Concerti
  • Musica
  • Truffa
  • Vasco Rossi