Scoperto il DNA più antico al mondo. Due milioni di anni sotto il ghiaccio della Groenlandia

Scoperto il DNA più antico al mondo. Due milioni di anni sotto il ghiaccio della Groenlandia

Scoperto il DNA più antico al mondo. Due milioni di anni sotto il ghiaccio della Groenlandia   Photo Credit: Foto: AgenziaFotogramma.it


09 dicembre 2022, ore 13:15

In minuscoli frammenti di quarzo e argilla, 41 campioni di DNA, tra specie di oggi e antenati di ieri. Una ricerca che apre le porte ad altri studi sull'evoluzione

Una scoperta straordinaria, imprigionata per 2 milioni di anni in minuscoli frammenti di argilla e quarzo sepolti sotto profonde lastre di ghiaccio. Sono 41 campioni del DNA più antico mai scoperto, che ha permesso di ricostruire un intero ecosistema che dominava la parte più settentrionale della Groenlandia.

LA SCOPERTA

Renne, lepri, lemming, pioppi, betulle, ma anche antichi animali dell'era glaciale ormai estinti, da microrganismi a mastodonti, simili a tozzi elefanti. I frammenti di argilla e quarzo, lunghi pochi milionesimi di millimetro, sono stati raccolti in un deposito di sedimenti spesso quasi 100 metri, nascosto nella foce di un fiordo che si affaccia sull'Oceano Artico. Sedimenti che secondo gli esperti si sono accumulati nel corso di ventimila anni, e la cui prima scoperta risale al 2006, quando però non erano ancora a disposizione tecnologie che permettessero di analizzare il materiale.

UN LAVORO LUNGO E COMPLESSO

Tecnologie che oggi, invece, ci sono e sono sempre più raffinate. Un lavoro lungo quello dei ricercatori, che hanno prima dovuto stabilire la presenza o meno di DNA all'interno dei campioni raccolti, per poi capire come estrarlo senza danneggiarlo. Infine, ogni singolo frammento di materiale genetico è stato confrontato con grandi banche dati contenenti le informazioni degli organismi classificati fino ad oggi. Alcuni dei frammenti sono stati classificati facilmente, probabilmente infatti erano antenati di specie tuttora esistenti. In altri casi invece è stato impossibile collocare la loro specie, quindi apparterrebbero a organismi ormai estinti dei quali si conosce poco o nulla.

LO STUDIO

Condotta dall'Università di Copenaghen, la ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature e rappresenta un vero e proprio nuovo capitolo nella storia dell'evoluzione. Non solo perché il materiale genetico è un milione di anni più vecchio rispetto al precedente detentore del record, il DNA di un mammut. Ma anche perché le tecniche utilizzate per questo studio potranno essere replicate anche in altri habitat, come quello africano, alla ricerca di nuove informazioni sui primi esseri umani e sui loro antenati. Senza contare che potrebbero aiutare le specie di oggi a resistere meglio al cambiamento climatico. 


Argomenti

  • 2 milioni di anni
  • DNA
  • Groenlandia