Scuola, arrivano le nuove regole per la scuola ma i dirigenti lanciano l'allarme, è rischio caos: troppe norme

Scuola, arrivano le nuove regole per la scuola ma i dirigenti lanciano l'allarme, è rischio caos: troppe norme

Scuola, arrivano le nuove regole per la scuola ma i dirigenti lanciano l'allarme, è rischio caos: troppe norme


07 febbraio 2022, ore 10:59

Da oggi l' Italia prova a riaprire grazie ad un allentamento generale delle restrizioni, mentre la scuola cambia per l'ennesima volta le regole su quarantena e didattica a distanza: i presidi però temono il caos, ci sono troppe norme che si sovrappongono

Entrano in vigore da oggi le nuove misure per la gestione dei casi di positività nelle scuole decise dal Consiglio dei Ministri di mercoledì 2 febbraio. Secondo alcuni calcoli, oltre 600 mila bambini e ragazzi, finora in didattica a distanza, torneranno in classe.

Regole diverse per i diversi gradi di istruzione

Vediamo allora in dettaglio cosa cambia e per chi. Nella scuola dell'infanzia fino a quattro casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, l'attività educativa e didattica prosegue in presenza per tutti. Nella scuola elementare fino a quattro casi di positività nella stessa classe,  le attività proseguono per tutti in presenza con l'utilizzo di mascherine ffp2 (sia nel caso dei docenti che degli alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell'ultimo caso di positività. Nelle scuole medie e superiori con un caso di positività nella stessa classe,  l'attività didattica prosegue per tutti con l'utilizzo di mascherine ffp2. Con due o più casi di positività nella stessa classe, i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l'attività in presenza con l'utilizzo di mascherine ffp2. Per gli altri studenti è  prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.

Per i presidi il caos è dietro l'angolo

Perplessi i dirigenti scolastici: "Siamo preoccupati perché ci sono contraddizioni tra alcune disposizioni del decreto legge, altre del ministero della Salute e dell'Istruzione, altre ancora delle Regioni", obiettano alcuni presidi. In pratica, le norme nazionali sono a rischio sovrapposizione e conflitto con quelle regionali e con le disposizioni delle Asl. Ecco perché i presidi chiedono di istituire una cabina di regia per non rischiare di diventare dirigenti sanitari e perdere di vista la formazione.

Studenti mobilitati

Prosegue l'insoddisfazione degli studenti che già venerdì scorso sono scesi in piazza per chiedere un ritorno all'esame di maturità senza scritti. Gli studenti delle scuole superiori promettono nuove manifestazioni già in questi giorni  se non verranno ascoltati sull'alternanza e sulla maturità. Domani è previsto che le Consulte degli Studenti siano ricevute al Ministero dell'Istruzione, ma ai giovani non basta: chiedono, infatti,  un incontro con il Ministro Bianchi "per cambiare questo esame", scrive la Rete degli studenti medi, annunciando una nuova mobilitazione per venerdì prossimo.


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