Scuola, rientro in classe senza registro elettronico, disagi per colpa di un maxi attacco hacker

Scuola, rientro in classe senza registro elettronico, disagi per colpa di un maxi attacco hacker

Scuola, rientro in classe senza registro elettronico, disagi per colpa di un maxi attacco hacker


07 aprile 2021, ore 14:00

Problemi con i voti da registrare e con le assenze da annotare, ma disagi anche per i contenuti che tradizionalmente vengono caricati nel sistema perché restino a disposizione degli studenti fuori dall’orario scolastico. Axios Italia: "Al momento non si registrano perdite di dati"

Il giorno del rientro in classe per sei studenti su dieci (quelli fino alla prima media, anche nelle zone rosse) corrisponde con un attacco hacker. Un “colpo” che ha messo ko la piattaforma Axios, usata nella maggior parte degli istituti per la gestione del registro elettronico. Problemi con i voti da registrare e con le assenze da annotare, ma disagi anche per i contenuti che tradizionalmente – e soprattutto in questo periodo di didattica a distanza – vengono caricati nel sistema perché restino a disposizione degli studenti fuori dall’orario scolastico.

E dopo l'attacco hacker in molte scuole si torna alla "vecchia maniera"

In molte scuole, questa mattina, si è tornati alla “vecchia scuola”, quella del registro di carta e della penna rossa. “Stiamo completando le attività di ripristino dell’infrastruttura – hanno fatto sapere da Axios Italia - ed i test per le verifiche di sicurezza. Contiamo di rendere disponibili i servizi entro la mattina di domani”. Proprio dai canali social di Axios srl, nelle scorse ore, era arrivata la conferma dell’attacco hacker. Subito è scattata la denuncia alla polizia postale, perché vengano fatti accertamenti sulla natura di questa “offensiva” informatica che nel giro di poche ore è riuscita a bloccare tutto.

Axios: al momento non si registrano perdite di dati

Nonostante l’attacco, però, Axios fa sapere che al momento non si registra alcuna perdita di dati dai server. “A seguito delle approfondite verifiche tecniche messe in atto da sabato mattina in parallelo con le attività di ripristino dei servizi – spiega l’azienda -, abbiamo avuto conferma che il disservizio creatosi è inequivocabilmente conseguenza di un attacco ransomware portato alla nostra infrastruttura. Dagli accertamenti effettuati, al momento, non ci risultano perdite e/o esfiltrazioni di dati. Stiamo lavorando per ripristinare l'infrastruttura nel più breve tempo possibile e contiamo di iniziare a rendere disponibili alcuni servizi a partire dalla giornata di mercoledì”. Al momento, però, la situazione non sembra essere rientrata. Una partenza un po’ in salita dunque per la scuola, che “abbandonato” il digitale, fa i conti con il digitale.


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