Sempre più difficile vedere Alex Schwazer alle Olimpiadi di Parigi, respinto dal Tas il suo ricorso

Sempre più difficile vedere Alex  Schwazer alle Olimpiadi di Parigi, respinto dal Tas il suo ricorso

Sempre più difficile vedere Alex Schwazer alle Olimpiadi di Parigi, respinto dal Tas il suo ricorso   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


15 marzo 2024, ore 22:11

E' stato respinto dal Tas il ricorso di Schwazer contro la decisione della federazione internazionale di atletica di non sospendere la squalifica di otto anni per doping, ora Parigi è un miraggio, i legali valutano altre iniziative

Forse è stata scritta la parola fine alla partecipazione alle Olimpiadi di Parigi per Alex Schwazer, che puntava a tornare ai Giochi dopo l'oro vinto a Pechino nel 2008 e le vicende legate al doping che lo hanno escluso dallo sport mondiale. A mettere con ogni probabilità la parola fine alle speranze del marciatore italiano è stata la decisione del Tas, il Tribunale arbitrale dello sport  di Losanna di respingere il suo ricorso contro la decisione presa lo scorso novembre dell'Athletics Integrity Unit di World Athletics, la federazione internazionale, di non sospendere la squalifica di otto anni per doping. la seconda inflitta all'azzurro, che decorre dall'estate 2016, chiudendogli quindi la strada verso le Olimpiadi di Parigi. 


Già escluso dai giochi di Rio

Nel 2015 Schwazer, allora sotto la prima squalifica, tornò ad allenarsi con Sandro Donati, allo scopo di partecipare ai Giochi 2016 a  Rio de Janeiro. Però poche settimane prima dell'inizio delle Olimpiadi venne trovato positivo. Fatale un campione di urine prelevato l'1 gennaio precedente e quindi squalificato per la seconda volta. Squalifica che scade nel 2024. Alex  Schwazer finì anche al centro di un procedimento legale per doping in Italia, che si chiuse nel 2021 con l'archiviazione nei confronti del marciatore.  Una sentenza che però e autorità sportive e dall'Agenzia mondiale antidoping non hanno mai riconosciuto.


Le altre vie

I difensori del marciatore altoatesino hanno messo in evidenza l'archiviazione del procedimento in Italia, ma hanno "preso atto con amarezza" della decisione del Tas di Ginevra. "Siamo convinti", hanno scritto in una dichiarazione "che Alex Schwazer abbia diritto allo sconto richiesto per la collaborazione fornita nell'ambito delle normative antidoping vigenti e ci riserviamo di esaminare le motivazioni in oggetto appena conoscibili per valutare eventuali nuove ulteriori iniziative giudiziarie". I legali ricordano infine che il marciatore è in condizioni tuttora di esprimere grandi prestazioni ed ottenere ottimi risultati anche a favore dello sport italiano. "Restiamo fiduciosi " concludono "che gli venga concessa questa opportunità legittima e meritata".


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