Serie A, l’Inter rimonta il Torino, 3-1 a San Siro, nerazzurri secondi insieme alla Lazio

Serie A, l’Inter rimonta il Torino, 3-1 a San Siro, nerazzurri secondi insieme alla Lazio

Serie A, l’Inter rimonta il Torino, 3-1 a San Siro, nerazzurri secondi insieme alla Lazio


13 luglio 2020, ore 23:45

Dopo il vantaggio granata di Belotti, rimonta interista con Young, Godin e Lautaro Martinez

Inter-Torino 3-1

L’Inter torna al successo e raggiunge la Lazio al secondo posto, scavalcando l’Atalanta. Il Torino resta a + 5 sul terzultimo posto. Per i nerazzurri è stato un successo in rimonta. L’approccio alla partita dell’Inter era stato convincente; nulla di straordinario, ma la squadra di Conte ha presidiato costantemente la metà campo avversaria, spesso arrivando prima sul pallone. Al dodicesimo Sirigu decisivo su Brozovic. Poi al diciassettesimo l’episodio che ha cambiato l’andamento del primo tempo: Handanovic ha perso il pallone dopo aver bloccato un cross innocuo e per Belotti è stato fin troppo semplice toccare in rete. I nerazzurri hanno sentito il colpo, hanno ripreso a fare la partita, ma senza il guizzo giusto e il Toro non ha faticato a proteggere il vantaggio. Lautaro ha avuto un buon pallone, ma lo ha sparato addosso a Sirigu. Ansaldi nel finale della prima frazione ha addirittura sfiorato il raddoppio. In avvio di ripresa due gol dell’Inter in due minuti hanno ribaltato la situazione: al secondo ha pareggiato Young con un tiro al volo dopo una sponda di testa di Lautaro Martinez, al quarto il sorpasso l’ha siglato Godin, di testa dopo assist di Alexis Sanchez. Al sedicesimo i nerazzurri si sono portati sul 3-1, Lautaro Martinez è tornato al gol, anche se sul suo tiro c’è stata una deviazione di Bremer. La traversa colpita da Belotti ha impedito al Toro di riaprire la gara, e l’Inter ha sfiorato il quarto gol con Sanchez, Candreva ed Eriksen. Il danese ha giocato solo negli ultimi cinque minuti.

Italia di rigore

Mancano ancora sei giornate di campionato, ma la serie A ha già battuto il record di rigori concessi: fin qui sono stati 159, un anno fa nell’intero campionato furono 122. Le regole, in teoria, sono uguali ovunque, ma l’applicazione evidentemente no: nella Premier inglese e nella Bundesliga tedesca è stata concessa poco più della metà dei rigori accordati in Italia. La Liga spagnola ha numeri (145) che si avvicinano alla nostra realtà. Un altro dato che fa discutere è quello sull’aumento dell’incidenza dei falli di mano in area: in questo campionato questa infrazione ha provocato il 31% dei rigori, nei precedenti dieci campionati la media era del 13%. Con la nuova interpretazione delle norme, per evitare discussioni sulla discrezionalità gli arbitri tendono a punire tutti i tocchi, la volontarietà non è più un elemento discriminante. Nel dubbio si indica il dischetto, ma da più parti si fa notare che questo non è più calcio, o quantomeno è un calcio diverso da quello cui siamo abituati.

Un derby diverso

E’ già alle porte la trentatreesima giornata di serie A, si comincia con Atalanta-Brescia. Un derby storicamente molto caldo, con una aspra rivalità tra due tifoserie. Nel passato non sono mancati momenti di forte tensione. Ma quest’anno il clima sembra cambiato: Bergamo e Brescia hanno pagato un tributo altissimo al coronavirus e il dolore sembra aver fatto da paciere. Giampiero Gasperini ha dichiarato: “ Il Covid ha riavvicinato due popolazioni, Atalanta e Brescia sono riunite dal dolore, è successo qualcosa che va al di là della rivalità”. I bergamaschi vogliono salire – almeno momentaneamente – al secondo posto. I bresciani cercano su un campo molto difficile i punti che potrebbero riaccendere una piccola speranza di salvezza. Diego Lopez invita i suoi a non rassegnarsi e a farsi trovare pronti. Sulla partita e sul momento dell’Atalanta Gasperini ha detto questo: “ Dopo la gara con la Juventus abbiamo ricevuto tanti complimenti, anzi troppi. Il derby presenta incognite, con altri tre punti l’Europa sarebbe sicura ma abbiamo ancora altri record da battere”​


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