Si addestrava per la jihad, ragazzo fermato nel Parmense

Si addestrava per la jihad, ragazzo fermato nel Parmense

Si addestrava per la jihad, ragazzo fermato nel Parmense


12 febbraio 2020, ore 14:00

Un tunisino di 25 anni avrebbe avuto, via social, contatti con ambienti dell'Isis

Indicazioni su come costruire esplosivi o armi, lezioni e manuali con tecniche di combattimento e fuga. Poi immagini e video di attentati, esecuzioni di infedeli, predicatori che incitano alla jihad. Erano contenuti in migliaia di file nel telefono di un tunisino di 25 anni, fermato ieri dalla Polizia a Busseto, nel Parmense, che avrebbe avuto, via social, contatti con ambienti dell'Isis. La Procura di Bologna lo accusa di auto addestramento e attività con finalità terroristica, anche internazionale. La notizia del fermo è anticipata dalla Gazzetta di Parma. Il tunisino è stato al centro di mesi di indagini di Digos e Polizia Postale e a giugno era stato perquisito. Ora un giudice valuterà la convalida del provvedimento. L'indagato avrebbe progressivamente e sistematicamente scaricato e memorizzato materiale che, secondo gli investigatori è chiaramente volto al proprio auto addestramento a compiere atti di terrorismo. C'è ad esempio un manuale con “200 consigli” con schede e istruzioni per realizzare molotov, ingredienti per preparare una bomba, consigli su tecniche di combattimento e raccomandazioni per eludere inseguitori e evitare la cattura, strumenti di autodifesa e fuga, oltre a testi manoscritti inneggianti al martirio. Insomma, argomenti monotematici, riferibili al terrorismo internazionale, che presupporrebbero la completa adesione al jihadismo proposto da esponenti o gruppi aderenti all'Isis, con cui era in contatto in particolare attraverso gruppi social.

Argomenti

  • addestrava
  • fermato
  • jihad
  • parma