Siccità, il quadro drammatico dell'Europa. Il sottosegretario di Stato Morelli: "Il governo è pronto ad intervenire"

Siccità, il quadro drammatico dell'Europa. Il sottosegretario di Stato Morelli: "Il governo è pronto ad intervenire"

Siccità, il quadro drammatico dell'Europa. Il sottosegretario di Stato Morelli: "Il governo è pronto ad intervenire"   Photo Credit: agenziafotogramma.it


20 marzo 2023, ore 14:22

Dopo un inverno che si classifica dal punto di vista climatologico come il quinto più caldo a livello planetario, l'allarme siccità diventa sempre più pressante. Legambiente richiede un intervento immediato. Il Governo è pronto a garantire iniziative di medio e lungo periodo.

Qualsiasi report e/o statistica parla ormai di siccità. Quello che in passato era solo un disastroso prospetto del futuro, adesso è un’imminente realtà da combattere, gestire e arginare. Consultando i dati europei, nel vecchio continente la temperatura media dell'ultimo inverno è stata addirittura di 1,44 gradi superiore alla media della stagione 1991-2020. Evidenti anomalie accompagnate da scarse precipitazioni che hanno acuito l’allarme.

ITALIA E SICCITÀ, I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO

Al momento non bastano più ipotesi e iniziative individuali. La situazione richiede un intervento strutturale e governativo, per far sì che il problema sia affrontato con la giusta lungimiranza. A questo proposito risultano interessanti le parole del sottosegretario di Stato Alessandro Morelli: "Risparmio, desalinizzazione e riutilizzo dell'acqua. Su queste tre linee il Governo pianificherà iniziative di medio e lungo periodo per risolvere la crisi idrica, in corso ormai da qualche anno". Le parole sono arrivate durante il convegno “100 anni di bonifica” organizzato dall'Anbi a Vercelli: "Questo è il primo Governo che istituisce un organismo interministeriale per valutare iniziative di medio-lungo termine e ragiona su un commissario per la crisi contingente, mentre gli altri si limitavano a fare la danza della pioggia. Dunque un esecutivo del fare - prosegue Morelli - che guarda al territorio e valorizza il contributo di tutti, lasciando i signori del 'no' fuori dalla porta".

LEGAMBIENTE, SI PASSI DALLE PAROLE AI FATTI

A sottolineare l’urgenza di un contesto in drammatica evoluzione c’è anche Legambiente che attraverso le parole del direttore generale, Giorgio Zampetti, dichiara: “Da anni parliamo della necessità di una riforma della gestione della risorsa idrica nel nostro Paese ma oggi più che mai è urgente, visto che, quella che chiamiamo emergenza siccità, è una condizione ormai ordinaria a cui è necessario adattarsi”. Poi Zampetti tira in ballo il governo in carica e la necessità di passare dalle parole ai fatti: “con una strategia idrica nazionale che preveda interventi di breve, medio e lungo periodo. Oltre alle proposte dedicate all'ambiente urbano, è fondamentale non dimenticare tutte le altre azioni necessarie per tutelare e preservare i corpi idrici: definire un piano di razionamento dell'acqua per agricoltura, usi civili e industriale per una tempestiva riduzione dei prelievi, diffondere e praticare in agricoltura il riutilizzo delle acque reflue depurate, cogliendo al meglio l'occasione del recepimento del regolamento europeo, e ridurre i consumi scegliendo attività agricole meno idroesigenti e rivedendo i sistemi di irrigazione".

Dieci le azioni secondo Legambiente per migliorare la gestione della risorsa idrica in città: "Approvare in tutti i Comuni Regolamenti edilizi con obblighi di recupero, riutilizzo e risparmio dell'acqua; Criteri Ambientali Minimi per migliorare la gestione idrica attraverso gli appalti pubblici; infrastrutture e tetti verdi, vantaggiosi per la cattura e il trattamento dell'acqua piovana, l'ombreggiamento, la mitigazione dell'effetto isola di calore; riuso, recupero e riciclo per riutilizzare e usare le diverse fonti d'acqua con un trattamento che corrisponda all'uso, garantendo una qualità adatta allo scopo di utilizzo e la gestione integrata delle risorse idriche; ammodernamento della rete idrica per evitare le perdite di rete e gli sprechi".



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