Sottoposta a fermo una delle figlie dell'anziana uccisa e fatta a pezzi a Melzo

Sottoposta a fermo una delle figlie dell'anziana uccisa e fatta a pezzi a Melzo

Sottoposta a fermo una delle figlie dell'anziana uccisa e fatta a pezzi a Melzo


27 maggio 2022, ore 12:24

La vittima, una donna di 84 anni, è stata trovata cadavere ieri nella vasca da bagno, decapitata e parzialmente sezionata

Nelle prime ore di indagine in merito al ritrovamento del cadavere di una donna di ottantaquattro anni nelle scorse ore a Melzo, sembra esserci un primo punto di svolta nelle indagini. È stata infatti sottoposta a fermo una delle figlie della donna, la maggiore delle tre, con l'ipotesi di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere. L'indiziata vive a Mediglia, a una manciata di chilometri dalla madre residente da sola a Melzo e a cui prestava assistenza. Da quanto si apprende, negli ultimi tempi aveva iniziato a riportare alcuni problemi di salute. Non si conoscono ancora le cause di quanto accaduto.

Il fermo

La persona sottoposta a fermo è una delle figlie della vittima, cinquantotto anni, che ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il provvedimento arriva a poche ore dal ritrovamento del cadavere della madre, una pensionata di 84 anni il cui corpo è stato rinvenuto all'interno della sua vasca da bagno nell'appartamento in cui risiedeva a Melzo, in provincia di Milano. L'ipotesi è di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere. Il provvedimento è del pubblico ministero Elisa Calanducci, che ha firmato nella notte un decreto nei confronti della donna, la maggiore delle tre figlie della vittima.

Il ritrovamento

Il corpo della vittima è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione, all'interno della vasca da bagno della sua casa. Dopo il ritrovamento, gli inquirenti si sono recati sul posto per i rilievi del caso. A trovare il cadavere è stata la più piccola delle figlie della donna, residente a Trento, non avendo più ricevuto sue notizie. Dalle prime ricostruzioni, la figlia minore aveva più volte chiesto informazioni alla sorella maggiore rispetto alle condizioni della madre, con cui non riusciva a mettersi in contatto. Dopo diverse risposte elusive, una volta arrivata a Melzo avrebbe appreso dalla sorella, ora in stato di fermo in carcere, della morte della madre.


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