Investe e uccide un motociclista dopo una lite al semaforo, automobilista arrestato nella Bergamasca

Investe e uccide un motociclista dopo una lite al semaforo, automobilista arrestato nella Bergamasca

Investe e uccide un motociclista dopo una lite al semaforo, automobilista arrestato nella Bergamasca   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


31 ottobre 2022, ore 12:20 , agg. alle 12:59

L'incidente mortale è avvenuto a Montello. Alla base di tutto ci sarebbe un diverbio tra i due, avvenuto poco prima. Gli inquirenti ricostruiscono la dinamica, anche con l'aiuto delle telecamere

Non ha opposto resistenza il 49enne che ieri a Montello, nella bergamasca, ha travolto e ucciso con la sua auto un motociclista di 55 anni di Osio Sotto, Walter Angelo Monguzzi. Tra i due ci sarebbe stata una breve lite all’altezza di un semaforo per ragioni di viabilità.

LA LITE AL SEMAFORO

Il diverbio è nato nella mattinata di domenica a Montello, in corrispondenza di un incrocio in via Papa Giovanni. Una volta scattato il verde, secondo le prime ricostruzioni, i due mezzi avrebbero ripreso la marcia. Dopo pochi metri però l’auto avrebbe speronato volontariamente la moto. Il conducente è caduto a terra ed è rimasto in mezzo alla carreggiata dell'altro senso di marcia, mentre l’automobilista si è allontanato. I carabinieri lo hanno poi rintracciato e arrestato un’ora dopo nella sua abitazione.

UNA DINAMICA DA RICOSTRUIRE

Ora l'uomo si trova nel carcere di Bergamo. Per lui l’accusa è di omicidio volontario. I militari stanno chiarendo le circostanze della lite che ha originato l'incidente, avvenuto all'altezza di un semaforo dove è presente da anni un sistema per l'accertamento automatico delle infrazioni stradali per chi passa con il rosso. Maggiori dettagli potrebbero arrivare anche dalle immagini delle telecamere della zona.

NELLA BERGAMASCA C'É GIÀ UN PRECEDENTE

Ma non è la prima volta che un caso del genere colpisce la Bergamasca. Un episodio analogo si era verificato il 4 agosto 2019 ad Azzano San Paolo, quando due giovani di Bergamo - Luca Carissimi, 21 anni, e Matteo Ferrari, di 18 - erano morti (il primo poco dopo l'incidente e il secondo il giorno seguente) mentre erano in moto, investiti da un automobilista, Matteo Scapin, che dallo scorso luglio si trova in carcere a seguito di una condanna definitiva della Cassazione a 11 anni e 4 mesi per omicidio volontario. 


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