Studenti, ricercatori e prof in piazza domani e sabato

Studenti, ricercatori e prof in piazza domani e sabato

Studenti, ricercatori e prof in piazza domani e sabato


15 novembre 2018, ore 21:00

Malumori per la legge di bilancio nelle scuole e negli atenei

Studenti, docenti e ricercatori tornano in piazza domani e dopodomani. "Chiediamo che questo Governo metta giu' la maschera sui fondi in istruzione. Non e' accettabile che si promettano investimenti per fare propaganda, ma che allo stesso tempo il Ministro dell'Istruzione dica che "bisogna scaldarsi con la legna che si ha", e che pochi giorni dopo saltino fuori 29 milioni di euro di tagli: 14 sulla scuola, 15 sull'universita'. Saremo in piazza anche perche' cambiare il nome e ridurre le ore di alternanza non risolvera' il problema dello sfruttamento!", afferma Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi. Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell'Unione degli Universitari, continua: "Il Governo per mesi ha annunciato l'abolizione del numero chiuso alle Universita'. Mai un parere degli studenti, mai una proposta concreta, mai un confronto. Per superare l'attuale metodo di accesso servono investimenti, che partano dall'orientamento alle scuole superiori fino alle borse di specializzazione medica, e soprattutto serve un confronto vero con gli studenti!". Rete e Udu chiedono "che si metta giu' la maschera" anche sul tema della sicurezza: la manovra "Scuole Sicure" - dicono gli studenti - spaccia per sicurezza l'installazione delle telecamere e i cani antidroga fuori dalle scuole: ma a "spacciare morte" gli edifici pericolanti in cui studiamo. Alessio Bottalico, Coordinatore nazionale di Link Coordinamento Universitario, spiega: "Dal Ministro Di Maio abbiamo ricevuto solo promesse: sull'Universita' e sul diritto allo studio nella Legge di Stabilita' non c'e' un euro in piu'". I ricercatori si riuniranno sabato in assemblea a La Sapienza di Roma per la campagna promossa da Flc Cgil e Adi, l'Associazione dei dottori di ricerca. Ieri il titolare del Miur Marco Bussetti ha annunciato alla Camera che la manovra conterra' novita' riguardanti il reclutamento dei docenti, piu' di 1,7 miliardi all'anno per l'adeguamento degli stipendi dei prof., rimodulazione dell'alternanza scuola lavoro, assunzione di mille ricercatori, dimezzamento delle tasse sulle lezioni private che tengono i docenti, istituzione della Centrale per i fondi dell'edilizia scolastica: ma nonostante questo studenti e prof non sono soddisfatti.