Sudan, colpo di stato militare: arrestati il premier Hamdok e diversi ministri, bloccato l'accesso a Internet

Sudan, colpo di stato militare: arrestati il premier Hamdok e diversi ministri, bloccato l'accesso a Internet

Sudan, colpo di stato militare: arrestati il premier Hamdok e diversi ministri, bloccato l'accesso a Internet


25 ottobre 2021, ore 10:01

Il Paese africano è nel caos: i militari fedeli al generale Burhan hanno arrestato il primo ministro sudanese Abdallah Hamdok e lo hanno portato in un luogo non identificato dopo il suo rifiuto di sostenere il golpe, arrestati anche altri membri civili del governo

Ore di terrore a Khartum

I militari sudanesi, agli ordini del generale Burhan, hanno assediato l'abitazione del primo ministro del Sudan, Abdallah Hamdok, e lo hanno arrestato, portandolo in un luogo non identificato. Arrestati anche i ministri dell'Industria e dell'Informazione e un consigliere del premier. La notizia è stata riferita nelle prime ore della mattinata dall'emittente sudanese Al Hadath TV, citata da Al Jazeera che ha riferito poi di ''restrizioni nell'accesso alle telecomunicazioni'' che rendono difficile avere notizie su quanto accade. Per certo, riferisce l'emittente, si sa che il ministro dell'Industria è stato arrestato, dopo aver postato sui social la notizia di una presenza militare davanti alla sua abitazione. Si sa anche, prosegue la stessa fonte, che agli arresti sono finiti anche il ministro dell'Informazione ed un portavoce del premier. Ed è stato arrestato il portavoce del consiglio sovrano.

La crisi sudanese 

Il Sudan sta attraversando una transizione segnata da divisioni politiche e lotte di potere dopo la cacciata di Bashir, nell'aprile 2019. Dall'agosto dello stesso anno, il Paese è guidato da un'amministrazione civile-militare incaricata di sovrintendere alla transizione verso un governo del tutto formato da civili. Ma il principale blocco civile - le Forze per la libertà e il cambiamento (Ffc) - quello che ha guidato le proteste anti-Bashir nel 2019, si è frammentato in due fazioni. La scorsa settimana decine di migliaia di sudanesi avevano sfilato in diverse città per sostenere il pieno trasferimento del potere ai civili e per contrastare un sit-in rivale allestito da giorni, davanti al palazzo presidenziale di Khartum, chiedendo il ritorno al "governo militare". L'Associazione dei professionisti del Sudan, il principale gruppo politico pro-democrazia del paese, ha denunciato un colpo di stato in atto ed invitato la popolazione a scendere in piazza per protesta. Dal fallito golpe del mese scorso, la tensione interna alle autorità della transizione è rimasta alta e, pochi giorni fa, tra proteste di piazza e divisioni nella coalizione delle Forze di libertà e cambiamento, il premier aveva lanciato un appello al "dialogo" . Solo ieri i gruppi favorevoli alla transizione a un governo civile avevano messo in guardia da possibili colpi di mano nel Paese, diviso dopo la cacciata dell'ex presidente Bashir.

Reazioni internazionali

Grande preoccupazione per la situazione in Sudan è stata espressa da Stati Uniti e Unione Europea: in un post su Twitter, l'inviato americano per il Corno d'Africa, Jeffrey Feltman ha scritto che gli Usa sono fortemente allarmati per gli arresti di oggi. "Seguiamo con la massima preoccupazione gli eventi in corso in Sudan. L'Ue invita tutte le parti interessate e i partner regionali a rimettere in carreggiata il processo di transizione", ha scritto in un tweet l'Alto Rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.


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