Tanti auguri pizza: da 4 anni patrimonio dell’umanità

Tanti auguri pizza: da 4 anni patrimonio dell’umanità

Tanti auguri pizza: da 4 anni patrimonio dell’umanità


06 dicembre 2021, ore 19:30

Alleata dell’umore e del portafoglio, la pizza resiste a mode e esigenze, confermandosi il cibo più amato anche per il delivery

Comfort food per eccellenza, regina del delivery, gioiello italiano ma non solo: era il 6 dicembre del 2017 quando “L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano” veniva riconosciuta dal Consiglio generale dell’Unesco, riunito in Corea del Sud, patrimonio culturale dell’intera umanità. Un imprinting che va avanti da secoli, che non teme rivali, che riesce a resistere a mode e esigenze, volando anche nell’export. A distanza di 4 anni infatti, anche Google dedica oggi alla pizza il suo doodle animato.

Il doodle gastronomico

Un attestato di amore internazionale che arriva direttamente dal colosso californiano: la pagina principale di Google si apre da questa mattina con l’immagine di una pizza e la classica rotella per tagliarla. Il gioco consiste nel comporre le fette secondo l’indicazione del motore di ricerca, cercando di essere il più precisi possibile per fare punti e al contempo imparare quale tipo di pizza è più in voga nelle varie parti del mondo: dalla salame piccante e formaggio americana, alla Calabresa brasiliana, per arrivare alla semplice e sempreverde Margherita.


Regina del delivery e dell’inclusività

La pandemia ha cambiato le nostre abitudini di consumo, ha stabilizzato il delivery, ciò che però è rimasto invariato è che la pizza sia il cibo più amato: secondo la piattaforma Just Eat, che ha realizzato il suo quinto Osservatorio sul mercato del cibo a domicilio online in Italia, la pizza è il cibo più ordinato, posizionata prima di hamburger, sushi e poke. Una simpatia favorita sicuramente da tre elementi: la praticità di consumo, il costo contenuto e la possibilità infinita di combinazioni con cui è possibile comporla, tanto da adattarsi a ogni esigenza, dal gluten free al vegan. Una varietà evidenziata dallo stesso Unesco, che tra le motivazioni del riconoscimento a patrimonio dell’umanità indica proprio la capacità della pizza di “fornire alla comunità un senso di identità e continuità e di promuovere il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana”.


Fa bene all’umore

Se ormai è sdoganato che la pizza non sia necessariamente nemica della dieta, è certo che è lo “sgarro” preferito dagli italiani. Secondo un'indagine Doxa/Eataly presentata proprio qualche giorno fa, l’86% degli intervistati dichiara di mangiarla almeno una volta alla settimana. Un’abitudine che fa stare bene, perché soddisfa non solo il gusto ma anche la convivialità. Insomma, uno sfizio da togliersi a cuor leggero, onorando anche l’Unesco.


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