Terremoto, sono più di undicimila i morti tra Turchia e Siria. I soccorsi continuano incessanti

Terremoto, sono più di undicimila i morti tra Turchia e Siria. I soccorsi continuano incessanti

Terremoto, sono più di undicimila i morti tra Turchia e Siria. I soccorsi continuano incessanti   Photo Credit: agenziafotogramma.it


08 febbraio 2023, ore 12:29

Il presidente Erdogan fa sapere che entro un anno saranno costruiti nuovi alloggi, mentre si continua a scavare, con persone estratte vive anche dopo 52 ore. Ancora nessuna notizia del nostro connazionale disperso

Un bilancio pesantissimo, che continua ad aggravarsi. Finora sono 11.200 i morti accertati, 8574 solo in Turchia, dove ci sono quasi cinquantamila feriti. Lo ha spiegato il presidente Recep Tayyip Erdogan, arrivato a Kahramanmaras, pochi chilometri dall'epicentro del violento terremoto che ha squarciato il sud est della Turchia e il nord della Siria. Il presidente turco ha fatto anche sapere che i tanti sfollati saranno trasferiti in alberghi ad Antalya, Alanya e Mersin, località marittime nel sud della Turchia e che l'obiettivo del governo è di realizzare, entro un anno, alloggi nelle dieci province distrutte.

ESTRATTI VIVI DOPO 52 ORE

Intanto continua incessante la corsa agli aiuti, con migliaia di persone salvate. Si scava senza sosta per estrarre dalle macerie persone vive anche dopo 52 ore, come ad Hatay, in Turchia, dove è stato messo in salvo un bambino di 8 anni. O come la neonata trovata miracolosamente illesa sotto un edificio sbriciolato in Siria. Al lavoro squadre arrivate da tutto il mondo, anche dall'Italia, con i nostri Vigili del Fuoco al lavoro per liberare un ragazzo sepolto sotto vari solai ad Antiochia. Operazioni complesse per l'instabilità delle macerie. Le immagini satellitari del Copernicus Rapid Mapping europeo restituiscono una realtà devastante, con interi quartieri collassati. Un terremoto dalle proporzioni inedite, avvertito in un’area che si estende per 450 chilometri, con morti registrati fino a 100 chilometri dall’epicentro e la faglia aperta al confine con la Siria che ha provocato uno spostamento del suolo fino a dieci metri.

SI CERCA ANCORA UN CONNAZIONALE

E al lavoro c’è anche la Farnesina. L’unità di crisi ha contattato tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma. Sono tutti in salvo tranne Angelo Zen, imprenditore vicentino di 50 anni che si trovava in Turchia per lavoro e di cui non si hanno notizie da domenica. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere che la Farnesina è in contatto con la protezione civile turca. “Non ci sono collegamenti telefonici, è tutto molto complicato dalla vastità dell'area colpita, non è facile raggiungere le persone, si sta vivendo un momento drammatico” ha detto. “Stiamo lavorando anche con il Ministero della Difesa per inviare nelle zone terremotate materiale utile. C'è grande solidarietà degli italiani”.

IL PENSIERO DI PAPA FRANCESCO

Anche Papa Francesco ha voluto inviare la sua vicinanza alle popolazioni di Turchia e Siria. "Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità - ha detto Bergoglio al termine dell'udienza generale. "Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori in parte già martoriati da una lunga guerra".


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