Terrorismo, ad Hamas finanziamenti dall'Italia per sette milioni di euro. Nove gli arrestati

Terrorismo, ad Hamas finanziamenti dall'Italia per sette milioni di euro. Nove gli arrestati

Terrorismo, ad Hamas finanziamenti dall'Italia per sette milioni di euro. Nove gli arrestati   Photo Credit: Ansa / Stefano Rottigni


27 dicembre 2025, ore 14:00

È quanto ricostruito da un'indagine della Procura Antiterrorismo e della Digos di Genova. I soldi sarebbero arrivati tramite tre società di beneficenza. Tra i fermati, Mohammad Hannoun

Sette milioni di euro che da associazioni di beneficenza per il popolo palestinese sarebbero invece arrivati, negli anni, nelle casse di Hamas. È quanto ricostruito dagli investigatori della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, che insieme alla Digos di Genova stamattina ha arrestato nove persone, accusate di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico. Tra loro anche Mohammad Hannoun, presidente dell’associazione per i palestinesi in Italia, ritenuto vertice della cellula italiana dell'organizzazione responsabile dei crimini del 7 ottobre.

TRE ENTI 

L'indagine è partita dall'analisi di operazioni finanziarie sospette e si sarebbe sviluppata grazie a scambi informativi con le autorità dei Paesi Bassi e di altri Paesi europei. Secondo gli inquirenti, il finanziamento sarebbe avvenuto attraverso tre associazioni di beneficenza con sedi tra Genova e Milano. Il denaro sarebbe stato trasferito con operazioni di triangolazione con bonifici bancari o con altre modalità, attraverso associazioni con sede all'estero, in favore di organizzazioni con sede a Gaza "dichiarate illegali dallo Stato di Israele, perché appartenenti, controllate o comunque collegate ad Hamas" o "direttamente a favore di esponenti di Hamas, in particolare, ad Osama Alisawi, già Ministro del governo di fatto di Hamas a Gaza".


PIANTEDOSI, SQUARCIATO UN VELO

“Sono stati ricostruiti contatti e flussi finanziari su scala internazionale” ha spiegato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha ringraziato le Forze dell'Ordine per il loro lavoro. "Pur con la doverosa presunzione di innocenza che va sempre riconosciuta in questa fase, è stato squarciato il velo su comportamenti e attività che, dietro il paravento di iniziative a favore delle popolazioni palestinesi, celavano il sostegno e la partecipazione a organizzazioni con vere e proprie finalità terroristiche di matrice islamista. Un pericolo rispetto al quale" ha aggiunto il Ministro "c'è la massima attenzione da parte del nostro governo".


I PM, "NON TOGLIERE RILIEVO AI REATI COMMESSI DA ISRAELE"

Intanto, in una nota, il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Mlillo e il procuratore di Genova Nicola Piacente hanno precisato che le indagini non possono in alcun modo togliere rilievo ai crimini commessi da Israele contro la popolazione palestinese, "per i quali si attende il giudizio da parte della Corte Penale Internazionale". Crimini che però - hanno aggiunto - non possono giustificare gli atti di terrorismo compiuti da Hamas.


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