Torna libero Pietro Genovese, investì e uccise due sedicenni, il Giudice di Sorveglianza deciderà su come sconterà il resto della pena

Torna libero Pietro Genovese, investì e uccise due sedicenni, il Giudice di Sorveglianza deciderà su come sconterà il resto della pena

Torna libero Pietro Genovese, investì e uccise due sedicenni, il Giudice di Sorveglianza deciderà su come sconterà il resto della pena


21 ottobre 2021, ore 17:00

Condannato definitivamente a 5 anni e quattro mesi, Pietro Genovese torna libero. Il figlio del regista Paolo, il 21 dicembre 2019 investì ed uccise due sedicenni.

Pietro Genovese torna libero. Lo hanno disposto i giudici della Corte d'Appello di Roma. Il giovane è stato condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi per aver investito ed ucciso il 21 dicembre del 2019 Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, due ragazze di 16 anni che stavano attraversando la strada nella zona di Corso Francia. La sentenza in appello risale all’8 luglio scorso. Genovese è stato condannato per omicidio stradale plurimo. La decisione di oggi dei giudici segue quanto prevede la legge per le sentenze passate in giudicato. Genovese, che era gravato della misura dell'obbligo di dimora, ora è in attesa della decisione del Tribunale di Sorveglianza che dovrò stabilire come far scontare il residuo pena, ovvero 3 anni e 7 mesi.


Il primo commento delle famiglie delle vittime

“La famiglia Romagnoli, ancora affranta dal dolore, preso atto con doveroso rispetto della decisione della Corte d'Appello, si augura soltanto che il Tribunale di Sorveglianza valuti con serenità, serietà e rigore l'istanza di affidamento al servizio sociale allargato che proporrà il condannato”. È quanto affermato tramite il loro legale, dai familiari di Camilla Romagnoli. “Il tribunale di Sorveglianza è chiamato a valutare il gravoso problema se il condannato, che dovrebbe espiare ancora poco meno di quattro anni di reclusione, abbia serbato un comportamento tale da consentire il giudizio che l'affidamento in prova, eventualmente da concedere, contribuisca alla rieducazione del reo e assicuri la prevenzione del pericolo che egli commetta altri reati”, hanno concluso i familiari.


La vicenda

Era da poco passata la mezzanotte del 21 dicembre 2019 e le due sedicenni, Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli stavano attraversando la strada all’altezza di Corso Francia, a Roma quando sono state investite da un Suv, piombato su di loro e guidato dal 21enne Pietro Genovese, il figlio del regista Paolo. Entrambe le ragazze morirono sul colpo. Il ragazzo si era fermato subito dopo l’incidente ed aveva atteso l’arrivo dei soccorsi. Pietro Genovese era stato ad una cena amici e si era poi messo alla guida. Era stato trovato con un tasso alcolemico di 1.4, ovvero tre volte superiore al limite consentito dalla legge. Ad aggravare la sua posizione anche il fatto, secondo una relazione tecnica della polizia postale, nella quale emergeva che il ventunenne era anche al telefono nel momento in cui investì le due sedicenni.


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