Tra raccomandazioni e ordinanze, governatori e sindaci razionano l’acqua

Tra raccomandazioni e ordinanze, governatori e sindaci razionano l’acqua

Tra raccomandazioni e ordinanze, governatori e sindaci razionano l’acqua


23 giugno 2022, ore 17:32

Soprattutto al Nord, si corre ai ripari prima di rimanere a secco, in attesa di un intervento del governo. Regioni e Comuni chiedono un decreto ad hoc. Intanto si spengono le fontane, si vieta il lavaggio dell'auto, si raziona l'acqua di notte

Contro gli sprechi può aiutare il vademecum della Coldiretti, i consigli vanno dal chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, solo questo garantisce un risparmio tra i 15 ed i 20 litri di acqua ad ogni lavaggio. Al preferire la doccia alla vasca da bagno: in questo caso si può evitare di consumare fino a 100 litri di preziosa risorsa idrica. Dopo l’incontro in Conferenza delle Regioni con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio sullo stato d’emergenza da accompagnare con azioni ben precise è corale la richiesta di investire fondi del PNRR per la realizzazione di nuovi invasi e per ammodernare gli impianti già esistenti per "sprecare meno". Intanto Regioni e Comuni corrono ai ripari, con misure straordinarie come la chiusura delle fontane, il divieto di lavare l’automobile, il taglio dell’erogazione d’acqua durante la notte.

ORDINANZA COMUNE PORDENONE, LIMITARE USO ACQUA

Vietato bagnare orti e riempire piscine, sanzioni fino 500 euro. Un'ordinanza che limita l'utilizzo di acqua potabile a partire da oggi e fino al 30 settembre è stata emessa dal Comune di Pordenone. L'ordinanza specifica l'obbligo di limitare l'utilizzo dell'acqua potabile della rete pubblica di acquedotto ai soli fini potabili e igienico sanitari, ponendo il divieto per utilizzi diversi come l'irrigazione di giardini, orti e parchi, il lavaggio di automezzi (salvo impianti autorizzati), il riempimento di piscine private e "quant'altro non sia strettamente necessario ai fini del fabbisogno umano".

A SCANDICCI SI SPENGONO LE FONTANE IN CITTA'

Da domani le sei fontane pubbliche d'arredo di Scandicci smetteranno di erogare acqua, fino a che non sarà cessata l'emergenza idrica. Il Sindaco Sandro Fallani ha infatti deciso di spegnere gli impianti di piazza Resistenza, piazza Togliatti, piazza Matteotti, via Caboto, via Foscolo e della rotatoria tra via Pisana e via delle Nazioni Unite, in coerenza con l'impegno di razionalizzare il consumo di acqua; le fontane d'arredo cittadine hanno sistemi di ricircolo con recupero d'acqua, ma in ogni caso resta una parte di consumo. Da sabato 18 giugno e fino a venerdì 30 settembre 2022 in tutto il territorio è in vigore il divieto assoluto, per gli utenti domestici, di utilizzare l'acqua potabile proveniente dagli acquedotti per scopi diversi da quelli igienico-domestici.

L’EMILIA

La regione guidata da Stefano Bonaccini è quella che ha sul suo territorio il simbolo di questa emergenza, il fiume Po. Tutti i Comuni sono stati invitati a emettere ordinanze, salva raccolto, per ridurre l'utilizzo dell'acqua potabile nei servizi non indispensabili, come lavare le auto o innaffiare gli orti e riempire le piscine private.


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