Tre anni fa la morte di Dolores O'Riordan, voce dei Cranberries, trovata senza vita nella vasca da bagno della sua camera d'albergo

Tre anni fa la morte di Dolores O'Riordan, voce dei Cranberries, trovata senza vita nella vasca da bagno della sua camera d'albergo

Tre anni fa la morte di Dolores O'Riordan, voce dei Cranberries, trovata senza vita nella vasca da bagno della sua camera d'albergo


15 gennaio 2021, ore 17:37
agg. 18 gennaio 2021, ore 12:10

Il 15 gennaio del 2018 il ritrovamento del corpo senza vita di Dolores O'Riordan, morta, a 46 anni, per un annegamento accidentale in seguito a un'intossicazione da alcolici

Sono trascorsi 3 anni dalla morte, improvvisa e inaspettata, a 46 anni, di Dolores O'Riordan, inconfondibile e talentuosa voce del gruppo rock irlandese dei Cranberries, che negli anni novanta è divenuto una vera e propria icona per gli appassionati del genere e della musica. Dolores venne trovata, senza vita, nella vasca da bagno della camera d'albergo in cui si trovava, a Londra. Causa della morte: annegamento accidentale dovuto a un'intossicazione da alcolici

La soddisfazione per il nuovo progetto

Dolores si trovava a Londra per registrare, in studio, con una band metal statunitense, i Bad Wolves. Il progetto, che le piaceva da matti, prevedeva la realizzazione di una cover di "Zombie", canzone dei Cranberries che aveva ottenuto un successo planetario, poi pubblicata postuma, senza la voce della cantante, che non ha fatto in tempo a registrare le sue parti. Era entusiasta, come detto prima, e lo aveva detto in un messaggio registrato sulla segreteria telefonica dell’amico e produttore Dan Waite. Gioia espressa anche in una telefonata alla mamma Eileen, l'ultima a sentirla poche ore prima della morte

Il successo mondiale e un'infanzia di sofferenza

Dolores O'Riordan aveva tutto, soldi e successo, era un'icona riconosciuta del rock mondiale, ma dietro a quel personaggio famoso, a quell'aspetto di donna "dura" e forte, si nascondeva una persona fragile, minata nell'anima, nel cuore e nel fisico, dalle violenze subite da bambina, tra gli 8 e i 12 anni, abusata da una personalità della sua città, di quelle insospettabili. La stessa persona che, senza alcuna vergogna e rispetto, aveva partecipato anche al funerale del padre di Dolores, nel 2011, per tentare di scusarsi con lei per le atrocità a cui l'aveva costretta da bambina. Quelle violenze hanno segnato tutta la vita di Dolores, portandola fino ai disturbi alimentari e all'alcolismo, ma non solo. Le era stato diagnosticato il disturbo bipolare, e, nel 2013, aveva tentato il suicidio. In un'intervista successiva, al Belfast Telegraph, aveva affermato: "Ho cercato di andare in overdose. Se sono ancora qui suppongo che sia per i miei tre figli", una dichiarazione di profondo amore per la sua famiglia. Una famiglia, madre compresa, che, nella notte del 15 gennaio del 2018, non è riuscita a salvarla dal baratro, forse dai fantasmi, drammatici, del passato. Il resto è scritto nel rapporto della polizia londinese e nel referto dell'autopsia: morte per annegamento, accidentale, causato da abuso di alcolici, dallo champagne e dalle bottigliette del frigobar della sua stanza, bevute prima di un bagno caldo. 


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