Tre piani di e con Nanni Moretti è in uscita nelle sale cinematografiche, il film è stato in concorso a Cannes

Tre piani  di  e con Nanni Moretti  è in uscita nelle sale cinematografiche, il film è stato in concorso a Cannes

Tre piani di e con Nanni Moretti è in uscita nelle sale cinematografiche, il film è stato in concorso a Cannes


24 settembre 2021, ore 09:00

E’ uscita l'ultima pellicola del regista tratto dal romanzo del grande scrittore israeliano Eshkol Nevo, un film al femminile, tra le protagoniste Margherita Buy e Alba Rohrwacher

Ben prima di arrivare al cinema si ha la sensazione di una metamorfosi artistica da parte di Nanni Moretti. Tre Piani, infatti, è l'unico film della sua filmografia ad essere liberamente tratto da un romanzo, nello specifico si ispira al libro dello scrittore israeliano Eskhol Nevo che ne prende il titolo e i connotati, per trasportare il tutto da un condominio di Tel Aviv ad un condominio borghese nel cuore di Roma.

LE TRE FAMIGLIE

Qui vivono tre famiglie, diverse tra loro ma accomunate da drammi e problemi che finiranno per distruggere le loro vite e portarle al fallimento. Ci sono Lucio (Riccardo Scamarcio) e Sara (Elena Lietti) alle prese con la paura che la loro figlia di sette anni sia stata violentata sessualmente dal vicino di casa, cha ogni tanto riveste il ruolo di baby sitter; al secondo piano, invece, vive Monica (Alba Rohrwacher) che deve confrontarsi con la maternità in completa solitudine, per via di un marito assente per motivi di lavoro. Al terzo (e ultimo) piano invece troviamo Dora (Margherita Buy) e Vittorio (Nanni Moretti) che invece sono attanagliati dalla disfatta di un figlio che ha investito con la macchina una donna mentre era in stato di ebbrezza.

E’ UN NANNI MORETTI MOLTO PIU’ RAZIONALE

Siamo lontani anni luce dalla follia creativa e rivoluzionaria che ha caratterizzato il cinema del primo Nanni Moretti, e siamo anche molto distanti da quelle scene o quelle battute che hanno di fatto segnato l’immaginario collettivo. Ma forse è giusto così. E’ un cinema della maturità e della riflessione, più intimo e sussurrato che sacrifica la commedia per farci riflettere sui grandi temi che affliggono da sempre l’essere umano: l’amore, la solitudine, le illusioni. Tutta la prima parte è condizionata da un clima particolarmente oscuro e drammatico, forse a tratti un po' eccessivo. I protagonisti si confrontano con la morte, con la rabbia e con una violenza deflagrante, senza lasciare nemmeno un momento di sollievo per lo spettatore, che, abituato alla comicità Morettiana, si trova spaesato. Il tutto cambia nell'ultima parte che porta una lieve ventata di positività e speranza, liberando i personaggi (e forse anche gli spettatori) dalla sofferenza e regalando momenti di gioia.

TRE PIANI COME UNA DIVINA COMMEDIA CONTEMPORANEA

Tre piani di Moretti, infatti, può essere definito un film catartico che accompagna lo spettatore dall'inferno al paradiso dell'anima, un pò come una divina commedia contemporanea. Non a caso, forse, i tre piani possono specchiarsi nelle tre cantiche dantesche, dove per poter vivere lo spettacolo della vita, bisogna prima passare la selva selvaggia e aspra e forte. Molto bello lo sviluppo narrativo che investe il personaggio di Monica/Rohrwacher che a causa dei prolungati momenti di isolamento nelle proprie mura domestiche (impressionante l’analogia che ne consegue con la pandemia e i vari lockdown) finisce per impazzire insieme alla stessa forma filmica, che ci restituisce la visione della sua mente malata. Meno riuscita la vicenda di Scamarcio, un pò più piatta e scontata, soprattutto nella risoluzione finale. Nel complesso Tre piani è un film ben riuscito, che non può essere messo a confronto con la tradizione filmica di Nanni Moretti che camaleonticamente vuole cambiare pelle per essere qualcos’altro, forse un autore nuovo che, con la scusa di mettere in scena un romanzo borghese, in realtà finisce per raccontare l’umanità.


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