Troppi monumenti dedicati solo agli uomini? A Roma la statua che non esiste

Troppi monumenti dedicati solo agli uomini? A Roma la statua che non esiste

Troppi monumenti dedicati solo agli uomini? A Roma la statua che non esiste


05 febbraio 2022, ore 15:00

Nella capitale un piedistallo vuoto contro l’assenza di statue dedicate a donne

Nel Paese dell'arte e della cultura, sono tante le sculture che popolano le nostre città. Troppo spesso, però, i soggetti rappresentati sono solamente uomini. Giovedì 3 gennaio è comparso a Parco Schuster, di fronte alla Basilica di San Paolo a Roma, un piedistallo bianco della grandezza di settanta centimetri cubici. Nessuna statua al di sopra, solamente una targa rosa accesa al centro che recita “la statua che non esiste”. L’installazione ha attirato lo sguardo di molti passanti: alcuni si sono limitati scattare una foto, mentre i più curiosi, incentivati anche dalle studentesse e dagli studenti presenti sul posto, hanno scelto di scattare un selfie salendo sul piedistallo e condividendo lo scatto sui social a supporto del progetto.

L'iniziativa delle studentesse e degli studenti

La comparsa del piedistallo è un'iniziativa intrapresa da due studentesse e tre studenti dell’Istituto Europeo di Design per chiedere al Comune di Roma una maggiore rappresentazione di modelli femminili, ricordando come - ad oggi - la sola statua dedicata a una donna nella capitale sia quella di Anita Garibaldi. Gli studenti si sono poi occupati di distribuire ai passanti un volantino che spiegasse l’iniziativa: “La mancata rappresentazione, nello spazio pubblico, delle donne che hanno contribuito alla crescita della società porta ad allontanare i loro nomi dalla storia. Questo non permette alle donne di diventare modelli di valore da cui le nuove generazioni possano trarre ispirazione". Gli studenti poi continuano: "La statua che non esiste è un progetto che nasce per rivendicare modelli esistiti e lasciati cadere nel dimenticatoio. É un progetto che vuole occupare uno spazio, quello pubblico, negato alle donne, per restituire loro la visibilità di cui hanno diritto".



Qualcosa si muove

In diverse città del Paese il tema inizia comunque a farsi sentire. Tra queste c'è Padova, dove trenta rotatorie saranno dedicate ad altrettante donne che hanno avuto un ruolo di rilievo nella storia. Si tratta di un'iniziativa della Commissione pari opportunità del Comune di Padova per il riconoscimento del ruolo femminile nella società. Tra i nomi che saranno ricordati, Tina Lagostena Bassi e Graziana Campanato, un'avvocata e una magistrata, ma anche Graziana Di Folco, attivista, presidente del Movimento identità trans e vicepresidente dell'Osservatorio nazionale sull'Identità di genere.


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