Trump in tribunale a New York. Il giudice gli intima di rispondere alle domande e di non fare discorsi

Trump in tribunale a New York. Il giudice gli intima di rispondere alle domande e di non fare discorsi

Trump in tribunale a New York. Il giudice gli intima di rispondere alle domande e di non fare discorsi   Photo Credit: Fotogramma.it


06 novembre 2023, ore 17:30

Il processo civile da 250 milioni di dollari, per frode, si scalda ancor prima della deposizione in aula di Trump. Il Tycoon spara a zero sul giudice e sulla procuratrice

Donald Trump parla poco prima di entrare in tribunale a Manhattan e definisce questa nuova pagina giudiziaria "Una guerra politica", una "situazione molto ingiusta", che capita "nei Paesi del terzo mondo o nelle repubbliche delle banane”. L'ex presidente è accusato di frode per aver manipolato il valore dei suoi beni per ottenere migliori condizioni per prestiti ed assicurazioni, il giudice Engoron ha ordinato al Tycoon di rispondere alle domande e di non tenere un discorso. Il procuratore che lo accusa e che Trump ha definito "razzista", poco prima di entrare in aula ha ripetuto che il tycoon gonfiò il valore degli asset e che i numeri non mentono. Botta e risposta preludio, delle annunciate scintille in aula, dove si ripropone un unicum nella storia americana, con un ex presidente, attuale candidato alla Casa Bianca, alla sbarra e costretto a difendersi da accuse, va ricordato, su molteplici fronti legali.

L'ORDINE DEL GIUDICE

E' perentorio il giudice Engoron con Trump. "Per favore, risponda semplicemente alle domande, niente discorsi", ha intimato il giudice all'ex presidente prima della sua deposizione a New York nella causa civile da 250 milioni di dollari che lo vede sotto accusa, insieme ai figli Donald Jr ed Eric, per aver gonfiato gli asset della Trump Organization.

TRUMP, UN PROCESSO FARSA

Avanza il Tycoon senza risparmiare colpi alla sua grande accusatrice. "Wow! Ho appena scoperto che la procuratrice generale corrotta e razzista Letitia James dello Stato di New York è stata sostenuta finanziariamente da George Soros. Non c'è da stupirsi che questo 'caso Trump', presieduto da un giudice altamente fazioso e fuori controllo che mi ha dichiarato colpevole prima che il processo iniziasse, non ha consentito una giuria (ma non e' prevista dall'ordinamento, ndr) e ha detto che Mar-a-Lago, a Palm Beach, in Florida, vale solo 18 milioni di dollari quando vale da 50 a 100 volte quella cifra, sia diventato motivo di imbarazzo per la magistratura di New York Magistratura": scrive Donald Trump sul suo social Truth, parlando di "farsa" e "caccia alle streghe". 

TRUMP IN AULA, SONO DIVENTATO PRESIDENTE GRAZIE AL MIO BRAND

"Sono diventato presidente grazie al mio brand": ha detto Donald Trump in tribunale a Ny difendendosi dall'accusa di aver sopravvalutato i suoi asset immobiliari. Il tycoon ha sostenuto che, se avesse voluto gonfiare il suo patrimonio nei rendiconti finanziari, avrebbe potuto farlo semplicemente usando il suo nome. "La risorsa più preziosa è il valore del marchio", ha affermato. "Se guardate alle aziende, il valore del marchio è una parte molto importante del valore patrimoniale dell'azienda. Se avessi voluto rafforzare una dichiarazione finanziaria, avrei aggiunto il valore del marchio, e l' avrei aumentata di decine di milioni di dollari", ha aggiunto. "Il brand è una risorsa", ha proseguito, citando gli esempi della Coca-Cola e di altre grandi aziende, nonchè vantandosi di vendere "libri a livelli incredibili grazie al mio marchio."


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